Venerdì 26 Aprile 2024

Franceschini boccia Brugnaro "Niente ticket e tornelli a Venezia"

Il ministro critica la decisione del sindaco della città lagunare che ha preso misure decise per contrastare la folla

Migration

Il Comune di Venezia sta lavorando ormai da anni all’istituzione di un contributo di accesso per la gestione dei flussi turistici in città, che nei piani si accompagnerebbe a tornelli necessari a verificare che entri solo chi in effetti ne ha diritto, e quindi i residenti, i lavoratori e i visitatori che hanno prenotato. L’idea sembra però non piacere al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, che ieri a margine della conferenza stampa di inaugurazione di due nuove sale alle Gallerie dell’Accademia ha ammesso "che c’è un problema che tornerà prepotente, cioè l’eccessivo affollamento in alcuni luoghi fragili delle città d’arte tra cui Venezia", ritenendo "servano misure di limitazione degli accessi in caso di troppa gente". Detto questo, però, "nessun ticket a pagamento", ha affermato Franceschini. "Penso che il modo per impedire l’accesso di troppe persone che mettono a rischio il patrimonio vada studiato con tutte le nuove tecnologie possibili, le meno invasive possibile. Se diciamo tornello ci immaginiamo il tornello per entrare in un aeroporto, in realtà ci sono tecnologie che sono meno invasive e ottengono lo stesso risultato". Ad ogni modo, ha concluso il ministro, "la scelta e la competenza sono dei sindaci, noi siamo qui a dare una mano".

Come diecevamo, la decisione a Venezia pare già presa e, a partire dal 2022, non sarà più possibile entrare in città liberamente come è sempre accaduto finora. Si sarebbe dovuti partire prima, ma il Covid e il rallentamento dei flussi turistici ha fatto slittare il provvedimento, che a regime prevederà (se le cose non cambieranno) anche un biglietto di ingresso alla città. Decisione che oltre a quella di Franceschini ha sollecitato altri commenti. "Venezia ha un ruolo di attrattore culturale molto forte – ha spiegato Federico Mollicome, responsabile nazionale cultura di Fratelli d’Italia – con la necessità di garantire una sostenibilità dei flussi, e quindi fa bene il sindaco Brugnaro e la sua maggioranza a studiare una programmazione dei flussi turistici ma sempre ricordandoci che Venezia non è Disneyland.

Intanto, sempre in tema di afflussi turistici in laguna è giunta ieri la notizia che sono 31 le navi da crociera che torneranno ad approdare a Venezia, tra il Terminal del centro storico e quelli approntati nella gronda lagunare, entro il 2021. Lo ha stabilito l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico settentrionale, che ha programmato gli approdi a Marghera, per far ripartire il settore rispettando il Bacino di San Marco e il Canale della Giudecca, dichiarati dal Governo monumento nazionale.