Francavilla, lancia la figlia dall'A14 e si suicida. "Non soffriva di problemi psichici"

Restano ancora sconosciuti i motivi del folle gesto compiuto da Fausto Filippone. I vicini: "famiglia perbene". Sgomento e lacrime nella scuola della piccola Francavilla al Mare, Filippone al mediatore: "Mia vita cambiata 15 mesi fa"

Fausto Filippone appeso al parapetto dell'A14 prima di suicidarsi (Lapresse)

Fausto Filippone appeso al parapetto dell'A14 prima di suicidarsi (Lapresse)

Francavilla al mare, 21 maggio 2018 - Restano ancora un mistero i motivi che hanno portato Fausto Filippone a lanciare la figlia dal viadotto dell'A14 a Francavilla al Mare (Chieti) e poi a suicidarsi. "Non risultava esser affetto da patologie in genere e, in particolare, da problemi psichici", riferisce la polizia in una nota. "L'unico recente episodio si riferisce al decesso della madre, a cui lo stesso era particolarmente legato e che, in qualche modo, poteva averlo destabilizzato senza peraltro che lo stesso abbia esternato importanti segni di sofferenza", prosegue la nota. 

Francavilla al Mare, Filippone al mediatore: "Mia vita cambiata 15 mesi fa"

La procura ha disposto che vengano effettuate le autopsie sui corpi dell'uomo, della bambina e della moglie Marina Angrilli, anche lei morta ieri in seguito a una caduta dal balcone di una palazzina a Chieti Scalo. Gli inquirenti stanno cercando di appurare se il suo decesso sia da attribuire a un gesto compiuto dal marito poche ore prima. Al mattino la donna, morta in ospedale per le gravi lesioni riportate, si era recata insieme all'uomo nell'appartamento per un sopralluogo con l'intenzione di affittarlo agli studenti.

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MINUTO DI SILENZIO E SGOMENTO A SCUOLA - Intanto, alle 12, è stato osservato un minuto di silenzio al Liceo Leonardo da Vinci di Pescara in memoria di Marina Angrilli, che insegnava Lettere nell'istituto, anche lei morta ieri dopo essere precipitata dal balcone di una palazzina a Chieti Scalo. E tanto dolore e incredulità anche nella scuola elementare di Pescara dove studiava la piccola Ludovica, la figlia di 10 anni della coppia e vittima della follia omicida del padre. I suoi compagni di classe non sono andati a scuola e per tutta la settimana sono state sospese le attività ludiche e ricreative, mentre la bandiera è a lutto. "Ludovica era una bimba splendida, molto dolce e brava. Era portata per le arti", ricorda la dirigente scolastica Valeriana Lanaro. "Era solare come tutti i bimbi. Era bravissima", dice Rocco Masci, vicepreside dell'Istituto Comprensivo 8 di Pescara. "L'ho conosciuta, perché il prossimo anno avrebbe frequentato la scuola media Tinozzi e aveva chiesto di poter studiare il pianoforte o il clarinetto. Quindi, ho avuto modo di conoscerla in occasione delle prove attitudinali. Dal voto che ha preso sarebbe stata ammessa alla classe di clarinetto. Partecipava al coro della scuola. a un concorso che si è tenuto a Caramanico si è esibita come solista con una canzone di Arisa".

I VICINI - Incredulità anche da parte dei vicini di casa. "Era una famiglia molto tranquilla e perbene. Non c'era nessun segnale che potesse far pensare ad una cosa del genere. Ludovica era una bambina sveglia e allegra", dicono in via Punta Penna, a Pescara, dove si trova la villetta in cui abitavano i tre.