di Claudia Marin
Matteo Salvini avvisa che la manovra per il 2023 arriverà in Parlamento entro dieci giorni al massimo. E conferma che tra le voci della legge di Bilancio ci sarà anche la flat tax. Anche se, puntualizza il sottosegretario leghista all’Economia, Federico Freni, la soglia di fatturato per le Partite Iva per ottenere l’aliquota agevolata al 15 per cento salirà dagli attuali 65 mila a 85 mila euro. Mentre appare più complicato mantenere l’obiettivo originario del tetto a 100 mila euro. "Potremmo fare 8590 mila – spiega – dipenderà anche da alcune variabili macroeconomiche un po’ meno dipendenti da noi, ma certamente sì, certamente in legge di bilancio troveremo il passaggio da 65mila ad almeno a 85mila euro". Dovrebbe essere confermata, però, l’altra ipotesi, sostenuta principalmente da Fratelli d’Italia, di un’estensione-applicazione della flat tax anche ai cosiddetti redditi incrementali: in sostanza, sia i lavoratori autonomi sia i lavoratori dipendenti (con i rinnovi contrattuali) potrebbero ottenere l’applicazione dell’aliquota ridotta sugli aumenti di stipendio o di remunerazione rispetto ai salari o ai redditi medi guadagnati nel triennio precedente.
Certo è che, se non a frenare sulla flat tax, sicuramente a porre un’ipoteca non secondaria è l’analisi dello strumento contenuta nella Relazione sull’evasione allegata alla Nadef. "L’introduzione di una flat tax sino a una certa soglia – si legge – può generare comportamenti anomali in corrispondenza della soglia medesima". In sostanza, gli analisti de fisco individuano la categoria dei "falsi minimi", composta da "contribuenti che hanno potuto beneficiare dell’agevolazione solo grazie alla sotto-dichiarazione del fatturato". Il che significa che può esistere "un effetto di autoselezione dei contribuenti con ricavi e compensi al di sotto della soglia massima di 65 mila euro al fine di usufruire dell’imposta sostitutiva".
E, del resto, due anni fa dall’Ufficio parlamentare di bilancio è arrivata l’indicazione secondo la quale è stimabile in oltre 5mila euro la caduta di reddito disponibile per chi dichiarasse un euro in più della soglia. È anche vero, d’altra parte, che un altro leghista di peso, come il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha fatto sapere che l’estensione della flat tax non sarà finanziata in deficit ma dovrà trovare coperture "nello stesso settore d’intervento". Dalla fatturazione elettronica e dallo split payment è arrivato un recupero di gettito rilevante: a disposizione dei conti 2023 restano 1,393 miliardi. Quanto potrebbe bastare per la tassa piatta minimal.