Sabato 20 Aprile 2024

Fase 3, slitta la ripresa per calcetto e discoteche. Il Dpcm di Conte

Discoteche chiuse fino al 14 luglio. Riaprono le aree giochi per i bambini, via libera ai centri estivi. Bonafede: "Dal primo luglio ripartono i processi"

Giuseppe Conte (Ansa)

Giuseppe Conte (Ansa)

Roma, 11 giugno 2020 - Sì anzi no agli sport di contatto, calcetto compreso, ancora ferme discoteche e fiere. Sono alcune delle importanti novità sulla Fase 3 del Coronavirus in Italia che emergono dal Dpcm su cui ha lavorato il governo Conte. Il decreto è stato pubblicato nella notte in Gazzetta Ufficiale e contiene dettagli importanti sulle possibili nuove riaperture.

Dopo quello che sembrava un via libera dal 15 giugno agli sport di contatto fra cui calcetto e beach volley, in serata è arrivato il dietrofront, almeno momentaneo, secondo quanto hanno riferito diversi ministri che hanno partecipato oggi al cdm dove ci sarebbe stata una accesa discussione su questo tema. Di conseguenza è stata modificata la bozza del dpcm che conteneva questa norma e sembra che il via libera scatti dal 25 giugno. Quindi uno slittamento di 10 giorni. 

Comunque, questa volta sembra chiara la volontà di delegare a livello territoriale eventuali accelerazioni o frenate sul via libera alle attività. La linea guida sarà, come sempre, l'andamento della situazione epidemiologica. 

Sport

Arriva l'ufficialità per la ripartenza dei campionati: via dal 12 giugno, ma a porte chiuse (c'è la Coppa Italia domani sera), mentre dal 25 tornano anche gli "sport di contatto" (calcetto, basket, beach volley e via dicendo) a patto che "le regioni e il ministro dello Sport e della Salute accertino che ricorre la compatibilità con l'andamento della situazione epidemiologica", ha detto il premier Conte.

Discoteche, fiere e cinema

L'altra novità riguarda lo stop, forse inatteso, per le discoteche. "Restano sospese sino al 14 luglio 2020 le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso, le fiere e i congressi", si legge nella bozza del decreto. Una frenata dopo le polemiche di questi giorni che, in realtà, riguardavano più le regole stringenti che l'eventuale riapertura.

Ma attenzione, perché anche in questo caso si delega alle amministrazioni locali l'eventuale variazione sulla data della ripartenza, così come per cinema e concerti: "Le regioni e le province autonome, in relazione all'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire una diversa data di ripresa delle attività, nonché un diverso numero massimo di spettatori" . Le discriminanti saranno le "dimensioni e le caratteristiche dei luoghi."

Centri estivi

Via libera ai centri estivi e alle aree gioco nei parchi. "È consentito l'accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all'aria aperta, con l'ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza in conformità alle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia", si legge nel decreto. Che precisa: "È consentito l'accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone e abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all'interno di parchi, ville e giardini pubblici".

Frontiere extra Ue

Prorogato  "fino al 30 giugno 2020" il divieto di spostamenti "da e per Stati e territori" diversi da Ue, Area Schengen e Regno Unito "salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza". Ieri l'Alto Rappresentante Ue, Josep Borrell, ha parlato di una riapertura "parziale e graduale" delle frontiere comunitarie "dal primo luglio". 

Crociere

Fino al 14 luglio sono sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana. "È consentito alle navi di bandiera estera impiegate in servizi di crociera l'ingresso nei porti italiani esclusivamente ai fini della sosta inoperosa".

Processi

Oggi, intanto, il Guardasigilli Alfonso Bonafede ha annunciato l'atteso "ritorno alla normalità per la giustizia". Durante il question time in Senato, il ministro, pur tra i condizionali, ha indicato una data precisa per la ripresa. "È imminente l'emanazione di una circolare che riequilibra il rapporto tra lavoro in presenza e lavoro da remoto del personale amministrativo in modo da garantire, per quanto possibile, la regolare celebrazione delle udienze già a partire dal 1  luglio 2020", le parole di Bonafede.