"È un fenomeno molto diffuso"

Il procuratore aggiunto di Milano, Eugenio

Fusco, ha parlato di un "fenomeno particolarmente diffuso che sta emergendo". I due gruppi, attivi da quasi tre anni, "hanno creato un business sulla morbosità delle persone per le immagini rubate di vita privata". Le telecamere era spesso utilizzate come baby monitor, puntate dai genitori nelle stanze dei figli, ma usate dagli hacker per spiarli nudi. "Visionare e detenere immagini di bambini è un reato molto grave e arriva alla pedopornografia", ha spiegato la procuratrice aggiunta di Milano, Letizia Mannella.