Martedì 30 Aprile 2024

Da Londra in bicicletta: "L’avevo promesso a papà, ucciso dal Covid"

L’intero paese ha accolto l’arrivo del ciclista Il sindaco: "Siamo vicini a tutta la famiglia"

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La promessa di un figlio ad un padre, per dargli forza nel momento della malattia da combattere, il Coronavirus, "papà se guarisci torno a Lonate, provincia di Varese, in bicicletta", le parole di Stefano Mazzucchelli, le ultime dette al genitore, ricoverato in ospedale. Non un viaggio qualsiasi, ma una lunga e faticosa pedalata attraverso l’Europa, da Londra – dove Stefano vive e lavora –a Lonate Pozzolo. Papà Carlo non è riuscito a vincere la battaglia contro il virus, non è tornato ad abbracciare la moglie Carmen (anche lei contagiata ma fortunatamente guarita), i figli, i nipoti, ma Stefano ha deciso che quella promessa andava ugualmente mantenuta.

Avrebbe viaggiato da Londra a Lonate, in bicicletta, la sua grande passione, come aveva detto al papà, macinando chilometri su chilometri, portando nel cuore il ricordo del genitore. Ieri è arrivato: ad accoglierlo tanti lonatesi, in piazza Parravicino, nella frazione di Tornavento, che hanno voluto condividere questo momento speciale, accanto a Stefano, alla mamma Carmen, commossa e ai suoi familiari. "Sono contento – ha detto – è stato un viaggio duro, ma bellissimo ed emozionante, non mi aspettavo questa grande accoglienza al mio arrivo, mi ha commosso. L’ho fatto per papà, che mi ha aiutato, l’ho sentito sempre vicino, senza di lui non ce l’avrei fatta. So che in questo momento è contento ed è fiero di me". A rappresentare l’intero comune il sindaco Nadia Rosa: "Abbiamo voluto essere vicini a Stefano e alla sua famiglia, lo siamo stati nel momento della perdita del papà, in una situazione tragica, lo siamo ancora salutando la sua impresa, durante il lockdown si è creato un bel senso di comunità che deve continuare e questo abbraccio ideale a Stefano è di tutta la nostra comunità".

Stefano ha cominciato il suo viaggio mercoledì 8 luglio, prima il traghetto per arrivare in Francia e poi da lì macinando circa 200 km al giorno in Svizzera, quindi il superamento delle Alpi e infine l’arrivo, il traguardo del cuore, nel ricordo di papà Carlo, nella piazza di Tornavento, accolto dal grande abbraccio ideale dei lonatesi che si univa a quello a Londra della moglie e dei figli, Tommaso e Ginevra.

Rosella Formenti