Venerdì 26 Aprile 2024

Coronavirus e divieti, guida alla sopravvivenza

Il virologo Pregliasco e i comportamenti da osservare nella quotidianità. "No alle paure irrazionali, bisogna mantenere le abitudini rispettando le regole"

Vita in città ai tempi del coronavirus (Ansa)

Vita in città ai tempi del coronavirus (Ansa)

Roma, 6 marzo 2020 - Vivere, soprattutto in città, ai tempi del coronavirus è come affrontare ogni giorno un percorso a ostacoli. Come comportarsi sui mezzi pubblici? E in coda alle poste? Per fare la spesa meglio i mercati all'aperto? E lo sport: meglio rinunciare ad andare in piscina o in palestra? Anche sul lavoro ci sentiamo poco sicuri e siamo presi dai dubbi praticamente su tutto. Ma ecco in una guida  suggerimenti dell'esperto.

1 - Treni, trasporti e taxi

"Quando si sale su un autobus, su un treno o in metropolitana – raccomanda Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore dell’Irccs Galeazzi di Milano – bisogna evitare i vagoni sovraffollati e il contatto ravvicinato con i soggetti che manifestano sintomi. Il virus si trasmette attraverso le goccioline di saliva propagate dagli starnuti o dai colpi di tosse o, indirettamente, quando le goccioline o altre secrezioni nasali o della gola, si depositano sulle mani o su superfici che entrano in contatto con la bocca o il naso di altre persone. Il rischio è quindi rappresentato dalla possibile presenza a bordo di un soggetto sintomatico". "Lavarsi le mani prima di salire o dopo essere scesi – prosegue l’esperto – è un’altra buona norma per proteggersi dal rischio di contagio per gli agenti patogeni potenzialmente presenti su sedili e corrimano".  Il taxi appare più sicuro. "Ovvio che dipende dalle condizioni di salute del tassista – precisa Pregliasco –. Anche in questa situazione è però opportuno lavarsi le mani per il fatto di essere entrati in contatto con superfici condivise in precedenza da altre persone".

2 - Tempo libero, palestre e piscine

"Attenzione agli spogliatoi, alle docce comuni – consiglia Pregliasco – e a tutti i contesti caldo-umidi, che favoriscono la diffusione delle goccioline di saliva più grosse, a cui si deve il trasfermimento del virus da un soggetto ad un altro.  L’acqua delle piscine contiene cloro e deve rispettare per legge dei parametri igienico-sanitari« di per sè non è veicolo di infezione, ma potrebbe esserlo l’aria sovrastante. Quindi cautela massima e se si decide di non rinunciare alla palestra, mantenere comunque la distanza di sicurezza consigliata in tutti i contesti, quantificata dagli esperti in almeno un metro". 

3 - Cinema, teatri e spettacoli

"Si stima – afferma Pregliasco – che il rischio di contrarre il virus aumenti dopo 15 minuti trascorsi in un ambiente sovraffollato, in presenza di soggetti sintomatici. Rinunciare a un film o di uno spettacolo teatrale è quindi correlato alla possibile presenza di una persona che manifesta sintomi. Il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro non precluderebbe la possibilità, occupando un posto ogni due o tre". L’alternativa è ricorrere comunque alla vasta proposta dello streaming: film, serie tv o concerti per tutti i gusti.

4 - Visite ai nonni e agli anziani

"Gli anziani, che rappresentano la categoria più minacciata dal virus soprattutto in relazione alle conseguenze nei soggetti con problematiche sanitarie pregresse, non vanno certo abbandonati – precisa Pregliasco – ma bisogna mettere in pratica una serie di accortezze ben precise, nel loro stesso interesse. Perciò: non andare a fare loro visita se si è stati in contatto con persone sintomatiche o asintomatiche che sono state a loro volta in contatto con malati. Limitare le visite anche nella durata, mantenere la distanza di sicurezza e anche se dovesse risultare un grande sacrificio evitare baci e abbracci".

5 - Negozi, mercati e uffici

"Per negozi, centri commerciali, uffici postali e banche, valgono le stesse raccomandazioni espresse per i luoghi dove si radunano più persone - conclude il professor Pregliasco - Senza farsi prendere da paure irrazionali, usando il buon senso– ribadisce –. È conveniente mantenere anche nelle file la distanza di sicurezza di un metro, evitando gli assembramenti e le strette di mano. Se si maneggia del denaro è bene lavarsi le mani ancora più accuratamente. Quando si torna a casa dal supermercato lavarsi le mani prima e dopo aver riposto la spesa".

"Altra raccomandazione – puntualizza Pregliasco – che vale in tutti i contesti, ma ancor di più quando si manovrano carte, documenti o merci varie, è quella di non toccarsi gli occhi, la bocca e il naso prima di essersi lavato le mani. Lavarsi spesso le mani è uno dei comportamenti che più ci proteggono dal rischio di contrarre il Coronavirus. Altrettanto importante coprirsi la bocca e naso se si starnutisce o tossisce". I mercati all’aperto sono più sicuri rispetto agli esercizi al chiuso? "Sì, poiché la dispersione delle goccioline è maggiore, ma bisogna comunque mantenere i consueti accorgimenti igienico - sanitari".