Mercoledì 8 Maggio 2024

Conte: state in casa e non ci sarà lockdown Stretta delle Regioni, coprifuoco nel Lazio

L’appello del premier: "Siamo più pronti di marzo, ma bisogna evitare gli spostamenti inutili". Impennata di ricoveri e morti

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di Elena G. Polidori

L’appello di Conte a stare a casa è chiaro: "Limitate gli spostamenti e le attività superflue". Siamo tornati al 13 marzo. Quando i contagiati, come ieri, erano oltre 15mila (ieri 15.199 casi). Ma i morti, in primavera, erano 1.200, ieri 127, con un totale delle vittime che sale a 36.832, quello dei contagiati a 449.648. Il ministero della Salute ha registrao ieri oltre 177mila tamponi. La seconda ondata del Coronavirus non si ferma, aumentano casi, pressione sugli ospedali e regioni che "chiudono", ultimo arrivato il Lazio, seguendo un "protocollo" nazionale e con il ritorno delle "autocertificazioni".

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un’informativa al Senato (oggi farà lo stesso alla Camera), ha spiegato che la strategia, stavolta oltre alla salute, si tutelerà anche l’economia. Certo, ci sarà la necessità di limitare gli spostamenti, le feste private e le uscite non necessarie. Nella prossima legge di bilancio, ha anche spiegato Conte, saranno attivate "misure di sostegno mirate" per bar e ristoranti che, con le restrizioni introdotte dal Dpcm e quelle ancora più rigide introdotte da alcune Regioni, saranno inevitabilmente tra le categorie più colpite dai provvedimenti emergenziali. "Ai cittadini – ha detto Conte – dobbiamo ancora chiedere sacrifici e rinunce, ma non siamo più impreparati, abbiamo attuato scelte che ci consentono di evitare chiusure generalizzate nazionali, l’arresto dell’attività economica, la chiusura delle scuole e degli uffici pubblici".

Secondo fonti del governo, al momento (salvo sorprese) non sono previsti nuovi Dpcm, perché molto dipenderà dall’andamento dei contagi ma "è chiaro – si sottolinea – che c’è una costante attenzione e monitoraggio della situazione". Intanto il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, è in contatto con i governatori per raccordare possibili nuove strette; non si possono escludere nuove misure (dopo Lombardia e Campania) anche in altre regioni. Fonti di maggioranza confermano che "altri governatori stanno valutando la misura del coprifuoco". Tra queste, il Piemonte. E il Lazio vara ’lo stop alla vita pubblica’ dalle 24 alle 5: da domani. "Le altri regioni – si spiega – si stanno raccordando con il governo sulla base della condizione epidemiologica".

Il governo è al lavoro su un protocollo di linee guida che fissino regole da seguire per le Regioni. Per questo la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha riunito i sindaci delle Città Metropolitane, per dare la massima collaborazione del Viminale. Il quadro nazionale, d’altra parte, è un po’ a macchia di leopardo. Oltre a Lombardia e Campania (che hanno deciso la "serrata" dopo le 23 e nel fine settimana), Piemonte e Liguria hanno scelto una linea più morbida con alcune restrizioni. Il Veneto ha deciso di "vietare" lo spritz nei luoghi pubblici. E a tarda sera il governatore della Basilicata ha deciso che da domani nelle scuole superiori, per almeno il 50% degli studenti, scatterà la didattica a distanza.