Lunedì 6 Maggio 2024

Le lezioni di legalità nelle scuole

di Luigi Caroppo

Il capocronista de La Nazione di Firenze Luigi Caroppo

Il capocronista de La Nazione di Firenze Luigi Caroppo

Firenze, 1 febrbaio 2015 - Le prime lezioni di legalità che dovrebbero essere organizzate nelle scuole superiori dovrebbero essere rivolte a fenomeni interni più che a vicende esterne. Benissimo parlare di mafia, criminalità organizzata, di riciclaggio di denaro sporco e di corruzione. Ma non bisogna alzare il tappeto e nascondere la polvere sotto. In queste settimane La Nazione ha aperto un dibattito, senza allarmismi e sensazionalismi (di cui vengono spesso accusati i giornali), sulle droghe leggere a scuola.

Abbiamo ospitato interventi, raccontato episodi di cronaca (controlli della polizia negli istituti), confrontato posizioni diverse, interpellato istituzioni, lanciato provocazioni come quella di Giovanni Gozzini sull’antidoping agli studenti. La situazione è preoccupante, è chiaro. C’è tolleranza ’storica’ verso le droghe leggere, i cattivi maestri in giro sono anche troppi. Ma i danni per chi fa uso, specialmente prolungato, di ’canne’ e altro, sono pesanti,molto pesanti. Lo dice chi all’Asl lavora a contatto con i ragazzi.

C’è stata polemica sui cani poliziotto a scuola. La scuola deve essere sinomino di legalità, ha sottolineato la vicesindaca Giachi. Giusto. E non ci sono ma o però. E’ vero che gli studenti sono l’anello finale di una catena di criminalità che coinvolge una filiera ben strutturata. Ma devono essere consapevoli di far parte di questo meccanismo e dei rischi che corrono. Ben venga quindi la riunione che Palazzo Vecchio ha organizzato con tutti i protagonisti: scuola in primis, forze dell’ordine, esperti. E con i risultati del confronto si coinvolgano gli studenti. E’ ora di fare. Buona domenica.