Roma, 15 febbraio 2024 – La danza era tutto per Renée e Alessia. La loro era un’amicizia nata nelle sale della scuola da ballo Mga Studios di Cisterna di Latina, come riporta il Corriere. Poi sei anni fa, il massacro di casa Capasso. Quel giorno la vita di Alessia fu stroncata di botto dalla furia del padre Luigi che sparò alla moglie dalla quale si stava separando, ferendola gravemente, e uccise le due figlie. L’uomo si suicidò. In casa Capasso sopravvisse solo una donna: Antonietta, la mamma delle due ragazze. A sei anni di distanza, Renée fa la stessa tragica fine dell’amica, questa volta per mano dell’ex fidanzato della sorella, Cristian Sodano. A perdere la vita è anche la madre delle ragazze, Nicoletta Zomparelli. L’unica sopravvissuta è Desirée sfuggita da quel ragazzo che diceva di amarla e che non aveva accettato la rottura della loro relazione.
Di Renée e Alessia resta una foto: entrambe sorridenti, bellissime nei loro abiti da ballerine, con il trofeo in mano vinto in gara.
Dopo il duplice femminicidio che ha scosso nuovamente il piccolo comune in provincia di Latina, è la mamma di Alessia, Antonietta Gargiulo, a parlare di nuovo dopo sei anni di dolore: “A San Valentino – scrive la donna sui social – festeggiamo l'amore. Quale amore? Quello che uccide? Quello che usa le pistole? ... a Cisterna di Latina ancora morte, ancora terrore. Sempre la stessa rabbia, lo stesso dolore. Nessuno è immune, nessuno al sicuro. Non è amore. Non è vita. ..Io continuo la mia battaglia. A Renèe, a Nicoletta, a tutte le donne e le giovani vite spezzate. Stop ai femminicidi”.