
Ciro Cirillo durante il rapimento da parte delle Br (Ansa)
Roma, 30 luglio 2017 - Aveva 96 anni Ciro Cirillo. L'ex presidente della Regione Campania rapito dalle Brigate Rosse il 27 aprile del 1981, è morto oggi, esattamente 36 anni dopo la liberazione che resta ancora avvolta nel mistero.

LA TRATTATIVA BR-DC E LA LIBERAZIONE - Cirillo fu rilasciato all'alba del 24 luglio dello stesso anno in un palazzo disabitato di via Stadera a Napoli: le Brigate Rosse ne annunciarlo la liberazione il giorno prima, dopo che - dissero - era stato pagato un maxi riscatto da un miliardo e mezzo di lire. Sul caso si aprì un'aspro dibattito plitico dato che la Dc per Cirillo scelse la via della trattativa con i terroristi, mentre nel caso di Aldo Moro il partito aveva rifiutato ogni negoziato. Nella vicenda furono tirati in ballo i servizi segreti e il boss Raffaele Cutolo e si ipotizzò anche che esistesse un accordo Stato-camorra per il suo rilascio. Nel 1988 il giudice Alemi chiamò in causa anche uno dei massimi esponenti della Dc dell'epoca, Antonio Gava. Cirillo ha più volte confermato il pagamento di un riscatto ma ha smentito l'altra ipotesi. "La verità l'ho detta in tutti questi anni - diceva - Ogni altra trattativa posso escluderla". Dopo la sua liberazione, Cirillo lasciò la politica, su richiesta esplicita dalla Dc. "E' stata una delle cose più brutte dell'intera vicenda legata al mio sequestro da parte delle Br", disse.
In molti ricordano le foto di Cirillo che stringe tra le mani i quotidiani, diffusa dai sequestratori per dimostrare che il politico era ancora in vita. Immagini diventate l'emblema di quella vicenda. I funerali domani a Torre del Greco.