Mercoledì 1 Maggio 2024

Chenot, il guru che mise a dieta i vip

Scomparso a 77 anni. Da Berlusconi a Pavarotti: decine di celebrità hanno seguito le sue cure per ritrovare la giovinezza

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di Veronica Passeri

Henri Chenot è scomparso ieri all’età di 77 anni dopo una lunga malattia: era il guru delle diete detox con le quali persone di tutto il mondo e una platea interminabile di vip hanno cercato di disintossicarsi dalla fatica e dallo stress. Certo, anche di perdere qualche chilo, ma l’obiettivo non era la dieta come privazione e ‘sofferenza’ bensì il benessere, la possibilità di liberarsi dalla cicatrice che un’alimentazione e uno stile di vita sbagliati lasciano sul volto, sul corpo e, a volte, anche nell’anima.

Non a caso quando Silvio Berlusconi si voleva sentire "giovane, bello e scattante" andava da lui, all’hotel Palace di Merano. Lo fece anche nel 2017 prima della campagna elettorale. Una settimana di dieta detox senza perdere il piacere di mangiare, trattamenti energetici e massaggi per tornare come nuovo, ringiovanito e pieno di energia. L’obiettivo era non perdere le buone abitudini acquisite. ’Health for life’: non basta una settimana di cura per stare bene ma bisogna continuare a prendersi cura del proprio corpo per non smarrire, una volta tornati a casa, l’equilibrio conquistato.

Personaggi famosi della politica e dello spettacolo andavano regolarmente a Merano per raggiungere la beauty farm e recuperare il proprio benessere, lì sulle rive del Passirio si sono recati gli ex presidenti del Consiglio Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi, diversi politici e capi di Stato, tra cui l’ex presidente del Kazakistan, Nursultan Nazarbaev, molti sportivi primo tra tutti Diego Armando Maradona che nel 2009 proprio durante un soggiorno di cure dovette consegnare alla guardia di finanza i suoi amati orecchini per una serie di guai con il fisco italiano. Habituè anche Zinedine Zidane, Cristiano Ronaldo, Luciano Pavarotti, Naomi Campbell, Flavio Briatore e Lucio Dalla.

Di origini catalane ma francese d’adozione Chenot aveva costruito in Alto Adige la sua fortuna, prima a Villa Eden e poi all’Hotel Palace, applicando un particolare metodo per riequilibrare la fisiologia dell’organismo, fondato sulla Biontologia (la scienza del vivere), un concetto da lui stesso inventato e legato all’idea che determinate scelte riguardanti lo stile di vita causino l’accumulo di tossine che a loro volta possono innescare malattie degenerative. Qualche mese fa Chenot aveva dato l’addio a Merano scegliendo di trasferirsi in Svizzera allo Chenot Palace Weggis, sulle rive del Lago di Lucerna, insieme alla moglie Dominique.