Giovedì 18 Aprile 2024

Caro affitti, la linea dei rettori: "Realizzare studentati negli edifici dismessi"

Cuzzocrea (Crui): “Dobbiamo attuare la Costituzione”

Scotta parecchio, nelle ultime ore, lo smartphone di Salvatore Cuzzocrea, 51 anni, farmacologo e rettore dell’Università di Messina, ma soprattutto numero uno della Crui, la Conferenza dei rettori delle università italiane. La rabbia degli studenti milanesi per l’insostenibile emergenza abitativa contagia tutti gli atenei dando forza alle ragioni dello studio e dei posti letto.

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A che punto è la notte?

"Io sono ottimista. Perché vedo nel ministro Bernini la chiara determinazione di affrontare il problema con serietà ed energia".

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I ragazzi insorgono, il tema è caldissimo.

"E io sono il primo a riconoscerlo, però dobbiamo sgombrare il campo dall’emotività ed evitare di confondere i piani. A Milano il problema abitativo – e del costo della città – riguarda tutti, anche i lavoratori che cercano alloggio. Di conseguenza la nostra bussola deve essere orientata a un unico traguardo: coprire il più velocemente possibile il gap di posti letto con nuovi studentati".

Con quali alleanze?

"Dopo gli oltre 8mila posti residenziali già sbloccati e consegnati agli studenti, ora stiamo lavorando con i sindaci delle città metropolitane per trovare immobili del demanio, dei comuni, delle confraternite. La Crui non vuole costruire nuovi palazzi ma riconvertire edifici e dare subito alloggio ai ragazzi, a prezzo basso".

Il tempo stringe.

"Per l’appunto diventa decisivo attivare tutti gli spazi immediatamente utilizzabili. Le faccio un esempio. A Messina da 20 anni abbiamo uno studentato da 100 posti vicino al rettorato mai consegnato. Però ora avremo 100 nuovi posti in una residenza alberghiera".

Un obiettivo realistico?

"Secondo la Crui, attorno a 30mila nuovi posti in due anni. Dobbiamo correre. Perché i ragazzi lo meritano e perché adesso a sfidarci sarà anche l’Erasmus italiano. Se vogliamo consentire lo scambio di studenti tra i diversi atenei, gli alloggi devono esserci".

Come?

"Accelerando. Non è solo una questione economica, ma di aderenza al dettato costituzionale. Articolo 34: “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi“. Non dobbiamo mai dimenticarlo".