"Devono votare anche i positivi": l’Aula approva. Quando manca meno di una settimana alla prima chiama per eleggere il nuovo presidente della Repubblica, la Camera formalizza il pressing sul governo perchè faccia in modo che da lunedì i grandi elettori eventualmente infetti possano rispondere all’appello, superando gli attuali limiti alla mobilità previsti per contagiati e quarantenati. L’Assemblea di Montecitorio vota pressochè all’unanimità, con il governo che si rimette all’Aula e l’astensione dei deputati di Alternativa, due identici ordini del giorno relativi al decreto legge "Super Green pass" dei capigruppo di Forza Italia e Fratelli d’Italia, Paolo Barelli e Francesco Lollobrigida. I testi impegnano il governo a "garantire ogni forma di collaborazione per permettere a tutti i 1.009 delegati di partecipare al voto, in raccordo con le altre istituzioni, il presidente della Camera e il presidente del Senato, rimuovendo ogni forma di impedimento, se del caso anche attraverso un intervento di carattere normativo". Intervento che potrebbe concretizzarsi in un decreto legge, ma dal governo filtra che questa ipotesi non sarebbe allo studio, visto che il tema è di competenza squisitamente parlamentare. C’è chi parla anche di modificare la circolare del Ministero della Salute del 13 dicembre: quindi non con norme ad hoc per i parlamentari, ma con regole generali più permissive per far spostare i positivi da un domicilio all’altro. Ma anche questa ipotesi non trova conferme. In ogni caso, è la prima volta che in una sede formale e con un voto un ramo del Parlamento pone un impegno all’Esecutivo, chiaramente volto ad agevolare la possibilità per i grandi elettori positivi o quarantenati di partecipare all’elezione del presidente della Repubblica. Un voto che arriva dopo un lungo dibattito in cui sono intervenuti rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari tranne quelli del Partito democratico, i cui deputati hanno però votato a ...
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