Mercoledì 8 Maggio 2024

Assalto armato a scuola Ex studentessa con fucili e pistola Sette vittime, uccisi tre bimbi

Nashville, la 28enne entra alle elementari e inizia a fare fuoco. Gli agenti la ammazzano sul posto. È la 129esima sparatoria di massa dall’inizio dell’anno. Biden: "Il Congresso deve vietare le armi".

Assalto armato a scuola  Ex studentessa con fucili e pistola  Sette vittime, uccisi tre bimbi

Assalto armato a scuola Ex studentessa con fucili e pistola Sette vittime, uccisi tre bimbi

di Giampaolo Pioli

NEW YORK

Una nuova strage a scuola negli Stati Uniti. A Nashville, in Tennessee, in un istituto privato cristiano. Ad aprire il fuoco questa volta è stata una donna di 28 anni, Audrey Hale, un tempo allieva della scuola. La donna, entrata da un ingresso secondario, è salita al secondo piano dell’edificio e ha cominciato a sparare su alcuni funzionari dell’amministrazione scolastica. Poi ha rivolto la sua pistola contro i bambini prima di essere abbattuta da due poliziotti. Secondo le prime indicazioni, i tre bambini uccisi (Evelyn Dieckhaus, Hallie Scruggs e William Kinney) erano tutti in una stessa classe e avevano nove anni. Alla fine i morti sono sette: oltre, ai bmabini e alla killer, le vittime sonoCinthia Peak di 61 anni, Mike Hill di 61 anni e Katherine Koonce di 60 anni.

A differenza di quanto era successo pochi mesi fa a Uvalde, in Texas, questa volta gli agenti sono intervenuti immediatamente, ad appena 14 minuti dalla chiamata al 911. I cinque poliziotti arrivati per primi hanno bloccato l’autrice del massacro al secondo piano dell’edificio, quando si trovava ancora nell’atrio e non aveva quindi avuto tempo di entrare in nessuna classe. L’hanno affrontata e l’hanno uccisa sul posto.

La ragazza che ha sparato aveva due fucili mitragliatori considerati armi militari e una pistola, ha fatto fuoco da distanza ravvicinata. All’arrivo della polizia i bambini hanno trovato immediatamente rifugio nella chiesa vicina alle aule. Il tutto si è svolto in pochi minuti. Secondo la polizia, la ragazza si identificava come transgender, aveva le piantine d’accesso della scuola e avrebbe lasciato una sorta di manifesto che potrebbe contenere le ragioni del suo folle gesto.

È la 129esima sparatoria di massa negli Stati Uniti dall’inizio dell’anno: oltre una al giorno.

E ancora una volta l’America rovescia su una tragedia di questo tipo fiumi di parole e di rammarico. Ma il copione vuole che il giorno dopo i funerali ci si dimentichi della causa: la cultura delle armi e dell’autodifesa che mette nelle mani di persone sbagliate fucili d’assalto, e facilita addirittura l’acquisto di proiettili speciali e di caricatori multipli. Il secondo emendamente della Costituzione consente il possesso delle armi, ma non lo promuove.

Il presidente Joe Biden è stato subito informato alla Casa Bianca e ha reagito con rabbia e impotenza per bocca della portavoce Karine Jean-Pierre: "Ma quanti bambini innocenti devono morire ancora in America prima che il Congresso ponga fine a queste stragi di innocenti e blocchi la vendita delle armi d’assalto? Le scuole dovrebbero essere luoghi sicuri dove imparare e insegnare".

Jill Biden, moglie del presidente americano, è sconcertata: "Sono senza parole, i nostri bambini meritano molto meglio che morire sui banchi di scuola".

Da anni la discussione sulle armi d’assalto si incendia e poi si spegne senza approdare da nessuna parte nonostante la presa di posizione del Partito democratico. Durante l’amministrazione repubblica era comprensibile che Donald Trump non si scagliasse contro i possessori dei fucili e delle pistole, poiché costituivano la sua base elettorale. Ma prima Obama e poi Biden non hanno invertito la rotta. L’attuale inquilino della Casa Bianca non è riuscito ad agire nemmeno quando aveva il controllo del Partito democratico sia alla Camera sia al Senato.

Sebbene le stragi a scuola, nelle discoteche, nei parcheggi e nei supermercati imporrebbero un maggior controllo su fucili e pistole, di fatto la vendita delle armi è esplosa in questi ultimi anni. Sono sempre più frequentati i mercati all’aperto, spesso organizzati durante le feste di paese dove a differenza di una pistola comprata in un negozio, trattandosi spesso di armi di seconda mano, corre solo l’obbligo della registrazione. Non si esaminano il profilo e nemmeno i precedenti del compratore che a volte può avere appena 18 anni.