Martedì 30 Aprile 2024

Aosta, bimba muore dopo varie corse in ospedale. Indagati 4 pediatri

L'odissea della piccola, che inizialmente aveva tosse e febbre, si è conclusa al Regina Margherita di Torino, ma non c'era più nulla da fare. I suoi organi saranno donati

Eliambulanza, foto generica (Calavita)

Eliambulanza, foto generica (Calavita)

Aosta, 18 febbraio 2020 - E' morta ieri, a 17 mesi di età, nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Regina Margherita di Torino, dov'era arrivata in condizioni gravissime dopo un'odissea che l'aveva portata a essere visitata ad Aosta per ben quattro volte da quattro diversi pediatri.  Sulla straziante morte della bimba, a seguito della denuncia dei familiari, il pm di Aosta Francesco Pizzato ha aperto un fascicolo inizialmente per lesioni colpose, per poi arrivare a ipotizzare l'omicidio colposo, e ha messo sotto indagine i quattro medici dell'Usl che hanno visitato la piccola le quattro volte che i genitori, preoccupati per la tosse che non passava e la febbre, la hanno portata al Pronto soccorso dell'ospedale di Aosta. L'ultima volta hanno dato loro ascolto, ma non c'era più nulla da fare. Pur disperati, i genitori hanno dato l'assenso alla donazione degli organi

Quattro inutili corse in ospedale

Padre e madre avevano portato la prima volta la piccola in ospedale, nel presidio pediatrico Beauregard di Aosta, mercoledì 5 febbraio. Infiammazione delle vie respiratorie, e dopo gli esami del sangue la bimba era stata dimessa come se si trattasse di una semplice influenza facile da tenere sotto controllo.  Il giorno dopo, però, giovedì 6 febbraio, i genitori erano tornati nuovamente con la piccina perché non migliorava affatto: l'aveva visitata un altro pediatra. Quadro clinico stazionario e invito a tornare a casa.  E si arriva a martedì 11 febbraio: la bimba stava ancora male, anzi peggio, e papà e mamma l'hanno portata di nuovo al pronto soccorso. Nuovamente, dopo la visita, la piccina viene  dimessa anche se aveva febbre e tosse dopo tutti quei giorni di cure e convalescenza che non avevano risolto la situazione. Le viene data una terapia di paracetamolo e cortisone, anche dell' aerosol per aiutarla a respirare. La sera del 12 febbraio, mercoledì, dopo una settimana di tribolazione e corse in ospedale, la situazione è talmente preoccupante che i genitori  tornano con la piccola al presidio pediatrico. Un'ora dopo, verso la mezzanotte, il quadro clinico precipita. Si chiama un medico rianimatore, la bimba viene trasferita all'ospedale Parini, sempre ad Aosta, e poi un elicottero la porta al Regina Margherita di Torino. Arriva con una grave insufficienza respiratoria e in arresto cardiaco. Le sue condizioni sono disperate e falliscono tutti i tentativi di tenerla in vita.