Mercoledì 24 Aprile 2024

Amanda e Raffaele Ritorno a Perugia quindici anni dopo "Piacere e tristezza"

A giugno i due (assolti in via definitiva) insieme per la prima volta in Italia "È stata una bella idea della Knox". Poi hanno fatto tappa a Gubbio. Sollecito: "Dovevamo andare lì il giorno che Mez morì"

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Una foto che ritrae Amanda Knox (oggi 35 anni) e Raffaele Sollecito (38) a Gubbio, sorridenti e felici di essere insieme proprio nella città umbra dove, la mattina della scoperta dell’omicidio di Meredith Kercher avvenuto tra il primo e il 2 novembre di quindici anni fa in un piccolo casolare a ridosso del centro storico di Perugia, avevano programmato di fare una gita, come risulta dagli atti del processo. Gita poi saltata perché finirono in carcere. A rendere noto il ritorno in Umbria dell’americana, che insieme all’ex ’fidanzato’ pugliese è stata imputata per l’assassinio della studentessa inglese fino a quando la Cassazione ha definitivamente riconosciuto entrambi innocenti dopo un’alternanza di condanne, assoluzioni e nuovi processi, è stato il quotidiano britannico Mirror che ha pubblicato lo scatto fatto nella Città dei Ceri lo scorso giugno.

"È vero – conferma l’avvocato della Knox, Luciano Ghirga –. Lo scorso 17 giugno Amanda, insieme al marito Chris, la madre, il compagno della madre e la piccola Eureka Muse che allora aveva dieci mesi, è venuta a Perugia dove ci siamo incontrati. Con me c’era anche l’avvocato Dalla Vedova (altro difensore della studentessa Usa, ndr)". Amanda avrebbe anche incontrato don Saulo Scarabottoli, cappellano del carcere di Perugia che con la Knox aveva stabilito un rapporto confidenziale mantenuto anche al suo rientro negi Usa. "Abbiamo preso un thé, parlato un po’ del suo tornare per la prima volta a Perugia. Ricordo – continua l’avvocato Ghirga – che disse di alloggiare a Pietralunga e che il giorno seguente tutta la famiglia sarebbe partita per Milano dove avrebbe incontrato Sollecito. Non sapevo che, invece, si sarebbero visti a Gubbio. E comunque ci eravamo salutati quel giorno di giugno promettendo tutti di mantenere il più assoluto riserbo...". Che impressione ha avuto di Amanda? "L’ho trovata bene, molto materna, coccolava questa piccina bionda, molto carina. Le assomiglia. Come era vestita? In modo semplice, aveva dei pantaloni chiari mi pare. Capelli corti, era serena". Vi sentite spesso? "Ogni tanto, per gli auguri di Natale". Cosa ha pensato quando il Mirror ha rivelato la notizia proprio alla vigilia della macabra ricorrenza? "Sono rimasto sorpreso. Chissà come hanno avuto quella foto".

Sollecito, che dice di trovarsi all’estero e di essere quindi impossibilitato a parlare al telefono, commenta la notizia del suo incontro con Amanda attraverso dei messaggi all’Ansa. "Ho provato emozioni contrastanti... sicuramente piacere di stare in buona compagnia, ma anche tristezza per la tragedia che abbiamo subito. L’iniziativa è stata sua, ma l’idea di entrambi". Qualche giorno fa la Knox, in un’intervista al settimanale Oggi aveva detto: "Sono infinitamente grata di essere viva e di essere stata scagionata, ma niente potrà restituirmi i quattro anni trascorsi senza motivo in carcere". Poi a proposito di Rudy Guede, unico condannato con rito abbreviato per l’omicidio in concorso di Mez, oggi libero dopo aver scontato 13 anni di carcere, aveva aggiunto: "È probabile che non sia più un pericolo per la società, ma penso che il carcere non l’abbia rieducato. È una persona che continua ad accusare degli innocenti del delitto che lui stesso ha commesso, e che si rifiuta di concedere la verità a una famiglia devastata dal dolore".

Donatella Miliani