Roma, 14 aprile 2025 – “Hai visto Instagram vero? E hai letto quello che lei gli ha scritto? Sembra che sia gentile ma non è così: la dinamite sai cosa significa? È la pillola rossa esplosiva. E qui entra in gioco il ‘100’ con la ‘teoria 80-20’. Lei ha detto che lui è un ‘Incel’, significa che sarà vergine per sempre e quelli che hanno messo un cuore al commento sono d’accordo con lei”. Ad accendere il dibattito intorno alla miniserie britannica Adolescence è la conversazione tra il giovane Adam e suo padre, il sergente capo Luke Bascombe.
È solo aprendo gli occhi sul significato nascosto di simboli apparentemente innocui che avverrà la svolta nelle indagini fornendo un movente alla furia omicida che ha spinto il 13enne Jamie ad accoltellare a morte una sua compagna di scuola. Ma quello è anche il momento in cui, dall’altra parte dello schermo, i genitori di mezzo mondo (la serie è il titolo più visto su Netflix in 80 Paesi) si sono chiesti quanto in realtà conoscano il linguaggio dei loro figli.
“Il cuore rosso significa ‘amore’, quello viola ‘eccitato’, giallo ‘interessato’, rosa ‘interessato, ma non al sesso’, arancione ‘andrà tutto bene’. Ogni cosa ha un significato, tutto ha un significato» spiega Adam al padre.

Per aiutare i genitori a decodificare il linguaggio dei propri figli, intercettando per tempo eventuali segnali d’allarme, all’indomani dell’uscita di Adolescence, Amit Kalley, ex vicepreside di scuola secondaria nel Regno Unito, fondatore dell’organizzazione ‘For Working Parents’ ha pubblicato una ‘tavola periodica’ e un documento che svelano il significato nascosto e ‘sinistro’ dei simboli utilizzati dai ragazzi. Una guida diventata ben presto virale sul web, ripresa e discussa dai media britannici e statunitensi.
“Il documento – spiega Kalley a Qn – copre una serie di emoji e acronimi che i genitori dovrebbero conoscere. L’ho creato in risposta alla serie Adolescence sapendo e vedendo con i miei occhi quanto sia difficile per i genitori navigare nel mondo online in cui vivono i loro figli. Le emoji si basano su ricerche condotte in diverse aree e sul modo in cui le gang, i ‘groomer’ (adescatori, ndr) e i bambini possono comunicare in modo che nessuno li capisca. Se, visto dai genitori, il contesto delle emoji non è chiaro, è un segno che è necessario avviare con i propri figli una conversazione dal tono ‘curioso’, libera da pregiudizi. Comprendere il contesto è molto importante perché molte di queste emoji sono usate spesso e in modo innocente. L’obiettivo di questa tabella è rendere consapevoli i genitori dei modi sinistri in cui tali simboli possono essere usati”.

Nell’attuale scenario digitale, sottolinea Kalley, “le emoji trascendono il loro scopo ludico e spesso fungono da simboli nascosti per attività illecite: dalla droga a contenuti di carattere sessuale, dalla cultura Incel al crimine”. Ed è così che melanzane, banane, hot dog, pesche, ciliegie, gatti e il simbolo della pace vengono utilizzati per indicare le varie parti del corpo. E dietro a due ‘occhi spalancati’ potrebbe celarsi una richiesta di foto di nudo.
Gli hashtag da tenere sotto controllo sono: #BodyCount; #Thirsty; #SendNudes. Per indicare i membri della comunità Incel (‘celibi involontari’) vengono, invece, usati simboli come: la pillola gialla e rossa, la mela rossa, i fagioli rossi. Ma anche il numero ‘100’ con il riferimento alla teoria 80/20 secondo la quale l’80% delle donne sarebbe attratta solo dal 20% degli uomini. Gli hasthtag sono: #RedPill; #SigmaMale; #MGTOW.