Martedì 30 Aprile 2024

Acciaierie Venete, operai colpiti da metallo fuso. Due ustionati gravissimi

Presentano ustioni sul 100% del corpo. Cgil: "Emergenza nazionale"

Incidente sul lavoro alle Acciaierie Venete (Ansa)

Incidente sul lavoro alle Acciaierie Venete (Ansa)

Padova, 13 maggio 2018 -  Tragico incidente sul lavoro a Padova, dove quattro operai sono rimasti ustionati questa mattina all'interno delle Acciaierie Venete, nello stabilimento di riviera Francia, nella zona industriale di Padova. A quanto si apprende, sarebbero stati investiti da un colata di materiale incandescente, una fuoriuscita di acciaio fuso che ha generato un principio di incendio nel reparto fonderia. Due degli operai colpiti dal getto incandescente hanno riportato ustioni al 100% del corpo, e sono in condizioni gravissime. Lo riferiscono fonti sanitarie. I due pazienti si trovano nei centri di Padova e Cesena. Un terzo lavoratore presenta ustioni al 70% del corpo, ed è ricoverato a Verona. un quarto, meno grave, è all'ospedale Sant'Antonio di Padova. Uno dei tre operai più gravi è un italiano, gli altri due sono un lavoratore di origine romena ed uno di origine francese. 

LA DINAMICA - La dinamica non è ancora stata ricostruita esattamente: secondo altre fonti sarebbe stata la rottura di un enorme contenitore di acciaio, durante lo spostamento, a causare la colata all'esterno che ha investito il personale. Subito è intervenuta la squadra di sicurezza interna all'acciaieria, che ha cercato di circoscrivere le fiamme mentre sul posto arrivavano i vigili del fuoco. Il rogo è stato domato dai pompieri e il reparto messo in sicurezza. 

SINDACATI  -  "Siamo di fronte ad una drammatica emergenza nazionale che ci interroga sul legame tra condizioni di lavoro e modello di sviluppo e innovazione". Cosi' in una nota la Cgil nazionale.  "Nella lotta contro gli infortuni - prosegue il sindacato, che esprime vicinanza ai lavoratori vittime degli infortuni e alle loro famiglie - siamo tra due fuochi: da un lato il vecchio modo di lavorare, specie nei settori piu' colpiti, in cui si continua a morire esattamente come mezzo secolo fa; dall'altro, il nuovo che avanza, il futuro 4.0, portatore di nuovi fattori di rischio e malattie professionali, in parte ancora non indagati" . Per la Cgil, "occorre, dunque, potenziare i controlli per rendere esigibili le leggi esistenti, da implementare e modellare anche sulla base delle nuove esigenze".

"Ancora un terribile incidente sul lavoro - scrive su Twitter la segretaria Cisl Annamaria Furlan -. È una carneficina senza soluzione di continuità che ci addolora e ci indigna come sindacato. La politica ponga il tema del lavoro e della garanzia di sicurezza tra le priorità dell'azione di governo. Servono più controlli, più investimenti, più prevenzione".