Martedì 10 Giugno 2025
REDAZIONE CRONACA

Cos'è il 41 bis e cosa prevede

Introdotto nel 1992 per contrastare la criminalità organizzata, e divenuto ben presto sinonimo di 'carcere duro', prevede forti vincoli nel trattamento dei detenuti. Si va dalla limitazione dei colloqui con i familiari al regime di isolamento in carcere

Bernardo Provenzano, la cattura (Ansa)

Roma, 25 ottobre 2018. Bernardo Provenzano, come tutti i mafiosi, detestava il 41 bis, l'articolo di cui Strasburgo ci contesta l'applicazione. La Corte europea dei diritti umani, infatti, ha condannato l'Italia perché decise di continuare ad applicare questa norma al super boss dal 23 marzo 2016 fino alla sua morte, sottoponendolo a "trattamenti inumani e degradanti".

Ma che cos'è il 41 bis? Questo numero, con il passare degli anni, è diventato sinonimo di 'carcere duro'. Introdotto nel 1992 per contrastare la criminalità organizzata, sarabbe dovuto restare in vigore fino al 1995. In realtà è stato prorogato due volte ed è tuttora applicabile. Tecnicamente il 'carcere duro' fu stabilito per legge nel 1986, ma poteva scattare solo in caso di rivolta negli istituti penitenziari. Dopo la strage di Capaci, in cui la mafia uccise il giudice Giovanni Falcone, la possibilità di applicare il 41 bis venne esteso anche ai membri della criminalità organizzata.

La norma prevede la possibilità per il ministro della Giustizia di sospendere l'applicazione delle normali regole di trattamento dei detenuti. L'obiettivo è quello di ostacolare le comunicazioni di chi finisce in carcere con gli affiliati ancora in libertà e con altri componenti della gang in carcere. Il detenuto, ad esempio, può finire in una cella di isolamento, dove non ha accesso agli spazi comuni del carcere. Tra le altre misure applicabili, c'è la limitazione dell'ora d'aria (180 minuti al massimo, sempre in regime di isolamento) e la sorveglianza 24 ore su 24 da parte di un reparto speciale della polizia penitenziaria. Anche i colloqui con i familiari (massimo uno al mese) e gli avvocati possoni essere limitati. La posta, in entrata e in uscita, può essere controllata e anche i regali dall'esterno (dal denaro a dei semplici quaderni) possono essere bloccati prima che raggiungano il detenuto.