Napoli, 5 maggio 2012 - Un altro tentato suicidio con ogni probabilità legato a questioni di fisco e lavoro. Pietro Paganelli, settantaduenne di Pozzuoli che riparava barche e a qualche tempo aveva ricevuto una cartella esattoriale di 15mila euro, stamattina si è sparato alla tempia con la sua pistola: è in condizioni disperate all'ospedale Loreto Mare di Napoli.  I medici dicono: "Non ce la può fare".

TRISTE SCOPERTA - E' stato il figlio a riferire ai carabinieri che il 72enne aveva ricevuto la cartella esattoriale, alcuni mesi fa. Ad avvalorare la tesi del tentato suicidio per motivi fiscali ed economici il biglietto lasciato ai proprio cari: "La dignità vale più della vita". Come se all'artigiano l'orizzonte apparisse irrimediabilmente cupo.

ALLARME CHIAVI - L'uomo vive a Pozzuoli (Napoli) mentre la sua officina è a Napoli, in via Fedro. E proprio qui, dov'è stato trovato dal figlio, il 72enne ha tentato il suicidio. Solitamente il sabato mattina, l'anziano andava in barca. Stamattina, però, quando i suoi familiari si sono accorti che le chiavi della barca erano in casa e che al telefono cellulare non rispondeva, si sono preoccupati e hanno allertato i carabinieri.

PARLA IL FRATELLO - Umberto, fratello del suicida, parla di ''debiti per 30 mila euro''. Secondo quanto raccontato dalla sorella dell'anziano, Paolai, ''mesi era arrivata la prima cartella, esorbitante. Era stata determinata da un errore fatto, non da mio fratello, nella procedura di cessazione dell'attività". "L'importo iniziale, in seguito ad un ricorso, era diminuito - ha aggiunto Paola - poi, però, sono arrivare altre cartelle".

LA DISPERAZIONE - L'uomo era preoccupato per i debiti accumulati. Lo sfogo che affidava alla sua famiglia, non a caso, era questo: ''Vivo per la giornata, come faccio a pagare?''. Ma non era depresso. ''Lui e' una persona forte e allegra - dice la sorella Paola - non ci ha raccontato dei suoi problemi, altrimenti lo avremmo aiutato''. ''E poi - aggiunge il fratello Umberto - lui ci ripeteva anche questo 'io non ho niente, che cosa mi possono poi fare?''.

PRODI - "La disperazione è arrivata a livelli diffusi ed elevati". È questo l'unico commento dell'ex premier Romano Prodi ai suicidi che si stanno ripetendo da diverse settimane da parte di chi non riesce a superare momenti di difficoltà economica.