Bordighera, 10 marzo 2011 - Il Consiglio dei Ministri ha disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Bordighera per infiltrazioni della criminalità organizzata.

A dare avvio alle indagini, che hanno portato alla scioglimento del consiglio su proposta del ministro dell’Interno Roberto Maroni, le minacce che avrebbero ricevuto due ex assessori della cittadina ligure da parte di alcuni presunti esponenti della ‘ndrangheta. Al centro dell’inchiesta, condotta dai carabinieri del comando provinciale di Imperia, l’apertura di una sala giochi nel centro del comune rivierasco.
 

LE REAZIONI - Preferisce non commentare il sindaco Gianni Bosio (Pdl):  "Preferisco non rilasciare ancora dichiarazioni, devo prima capire".

Parla invece Marco Sferrazza, ex assessore comunale che sarebbe stato minacciato, assieme a d un’altro ex assessore, Ugo Ingenito, da alcune famiglie di Bordighera legate alla malavita. "Sicuramente è una notizia che non mi fa piacere. Non me lo aspettavo e sono rimasto male. Sono tuttora convinto che abbiamo sempre lavorato bene, nella giusta maniera’’. Sferrazza dovrà comparire come parte lesa al processo per minacce il 14 aprile davanti al Tribunale di Sanremo.

Sui sospetti di voti di scambio e del fatto che alcuni personaggi della malavita avessero chiesto favori in cambio dell’appoggio elettorale, Sferrazza ha aggiunto: ‘’mi spiegasse qualcuno cosa significa voto di scambio, che ancora oggi non l’ho capito. Votano tutti: le brave persone e quelle un po’ meno brave. Anche quest’ultime dovranno pure esprimere una preferenza. O no?’’

Arriva anche il commento di Donatella Albano. La consigliera comunale dell'opposizione (Pd) è stata posta sotto tutela delle forze dell'ordine dalla scorsa estate, dopo avere ricevuto minacce legate a segnalazioni fatte nell’ambito delle sue funzioni. 

"Sono amareggiata e delusa per la mia città, ma è una cosa che doveva essere fatta. Avevamo chiesto come gruppo del Pd a luglio che il sindaco prendesse provvedimenti e non lo ha fatto. E’ stata una lunga agonia’’.

Sul caso si esprime, infine, Claudio Burlando, presidente della Regione Liguria, secondo cui il fatto è "grave e preoccupante", ma "non inatteso" alla luce dei segnali emersi nel corso degli ultimi mesi.

‘’Ci sono fatti che non sono rilevanti da un punto di vista penale, ma che possono e devono comunque essere denunciati - sottolinea Burlando - e la consigliere del Pd che lo ha fatto, a Bordighera, si è comportata nel modo giusto".