Milano, 12 febbraio 2010 - La notizia è clamorosa: Moshè Lerner, 83 anni, padre di Gad, 54 anni, ha querelato per diffamazione il figlio, autore del libro 'Scintille', edito da Feltrinelli. Lo scrive 'il Giornale', in edicola stamane, in un servizo a firma Enrico Lagatolla. "... A quanto pare Moshé Lerner non l'ha trovato per niente spassoso. 'Scintille': l'ultimo romanzo edito da Feltrinelli e scritto dall' editorialista di 'Repubblica' e conduttore di La7, diventa un caso giudiziario che si consuma in famiglia. Moshé, a 83 anni, non ha digerito il lavoro del figlio. E l'ha querelato per diffamazione, presentando una denuncia alla Procura di Milano. Quel nome, 'L'Infedele', l'ha preso decisamente sul serio. Il fascicolo è stato aperto nelle scorse settimane dal pubblico ministero Letizia Mannella, che si è vista recapitare sulla scrivania l'insolita denuncia.
 

Moshé Lerner si considera largamente danneggiato dall'immagine che Gad dà di lui nel corso delle 220 pagine di romanzo, nel quale viene descritto come un uomo 'dall'inconfondibile pastura beffarda e lo sguardo di sfida', 'geloso' del figlio, una persona che 'sfoggia credenziali altisonanti' e 'dichiara di aver viaggiato in ogni dove', nel corso di 'una vita di successi che è l'esatto contrario di quella sfortunata che ha vissuto', ricordando 'gli appuntamenti mancati della sua biografia' e la sua 'diffidenza maniacale' su cui costruiva 'una ragnatela immaginaria di complotti ai suoi danni'. Così, il figlio, si confida di sentirsi 'atterrito per il dubbio di essere nient'altro che il discendente di quel padre', il che 'avrebbe certo reso fallimentari i miei sforzi di integrazione nel mondo circostante», destinandolo a ripeterne «il palese insuccesso'".
 

Tutto questo, solo arrivando a pagina 25. Un racconto che, come lo stesso giornalista ha spiegato più volte presentando il suo lavoro, nasce da un lunga e difficile ricostruzione degli eventi "che hanno deteriorato i rapporti nella mia famiglia", e che in realtà ha contribuito - suo malgrado - a peggiorare la situazione. Perché la denuncia per diffamazione presentata ai magistrati da Moshé Lerner ("il vero Lerner", come ama dire di sé l'anziano patriarca) è aspra più di quanto non siano le pagine scritte dal figlio. Usa parole, Moshé, che rendono ancora più dolorosa e incredibile questa vicenda. Parla di Gad con toni ruvidi, quasi fosse un delinquente oltre che una progenie ingrata".