{{IMG_SX}}Roma, 10 settembre 2008 - I dispetti fra vicini di casa possono costare molto caro: multe fino a 309 euro, ma anche fino ad un anno di carcere. E' quanto rischia chi graffia la macchina di un altro condomino per un 'regolamento di conti'. È quanto stabilito dalla Corte di cassazione che, con la sentenza 34825, ha reso definitiva la condanna a 100 euro di multa (con il beneficio della sospensione condizionale) nei confronti di una signora che, nel parcheggio condominiale, aveva graffiato l'auto di un vicino.


A novembre del 2002 il Tribunale di Monza l'aveva dichiarata colpevole del reato di danneggiamento aggravato. A febbraio di due anni dopo la Corte d'appello aveva confermato tale decisione contro la quale la donna ha fatto ricorso in Cassazione. La seconda sezione penale della Suprema corte ha però respinto il gravame e ritenuto applicabile l'articolo 635 del Codice penale che prevede "la reclusione fino a un anno o la multa fino a 309 euro nei confronti di chiunque distrugge, deteriora in tutto o in parte o rende inservibili cose mobili".

In particolare, i giudici di legittimità respingendo i motivi presentati dalla signora che si era difesa sostenendo che l'auto del vicino era vecchia, hanno scritto che "sussiste l'ipotesi del deterioramento, in caso di danni procurati da una incisione della carrozzeria di un'autovettura, perchè trattasi di condotta che non comporta una semplice alterazione estetica rimovibile con un intervento di ripulitura, ma un'alterazione dell'integrità materiale del veicolo che rende indispensabile un intervento ripristinatorio perchè altrimenti la parte della carrozzeria rimasta priva della protezione della vernice sarebbe lasciata esposta ai fenomeni atmosferici e di ossidazione".
Oltre alla multa, ora la signora è stata anche condannata a versare mille euro alla cassa delle ammende.