{{IMG_SX}}ROMA, 19 GIUGNO 2008 - Piovono ancora polemiche sulla maturità: dopo l'errore nella traccia di analisi del testo di ieri, che Eugenio Montale aveva dedicato ad un suo amico di scuola e non (come indicato dal Miur) ad una donna, che ha avuto come conseguenza la rimozione del presidente della struttura tecnica per gli esami di Stato, oggi è stato il giorno delle anticipazioni on line della seconda prova.

 

Alle 8.12, con quasi 20 minuti di anticipo sull'apertura delle buste contenenti le prove, sul forum del sito studenti.it è apparso, infatti, l'argomento di greco richiesto agli studenti del liceo Classico: un testo di Luciano di Samosata, dal titolo "Codice etico per lo storico", cui pochi minuti dopo seguivano le esatte traduzioni.

 

Discorso analogo per le altre prove, in particolare di quella di matematica proposta al liceo scientifico: già attorno alle 8.30 sulla maggior parte dei siti ed i blog internet dedicati agli studenti (come studenti.it, skuola.net, studentville.it) venivano pubblicate le risposte alle dieci domande, su equazioni, polinomi, codice della strada e pendenze delle salite. Ma soprattutto le soluzioni ai problemi di trigonometria e di geometria.

 

Due risposte complesse che comprendevano però anche disegni geometrici praticamente uguali a quelli proposti nelle tracce consegnate dalle commissioni: una circostanza che confermerebbe la spedizione delle tracce, quasi sicuramente via mms, alle redazioni internet degli studenti. Problemi verosimilmente inviati dopo essere stati fotografati.

 

La circostanza è stata del resto confermata dagli stessi studenti che operano nei siti studenteschi, i quali per convincere gli utenti della veridicità del loro operato hanno in più occasioni spiegato di avere ricevuto le tracce attraverso telefono cellulare.

 

A poco sono evidentemente servite, almeno per una parte dei candidati, le precisazioni del ministro Gelmini che nei giorni scorsi aveva ricordato a studenti e commissari la normativa in vigore sul comportamento da tenere durante le prove scritte: il responsabile dell'Istruzione aveva infatti ribadito il divieto assoluto di utilizzare telefonini, palmari pc, penne speciali in grado di leggere inchiostro trasparente.