{{IMG_SX}}Perugia, 14 dicembre 2007 - Nuove tracce del Dna di Rudy Guede sono state trovate sul reggiseno di Meredith Kercher. Nei laboratori di biologia della polizia scientifica, diretti da Alberto Intini, è stato isolato il Dna del giovane su una bretella posteriore spezzata del reggiseno della vittima.
L'indumento intimo era stato rinvenuto, strappato, all'interno dell'abitazione della vittima e analizzato in questi giorni nei laboratori romani della polizia scientifica. In particolare è stata recuperata la traccia del cromosoma Y di Rudy, lo stesso isolato nel tampone vaginale fatto a Meredith e anche sul frammento di carta igienica. La traccia epiteliale, molto lieve ma in grado di esser individuata, sarebbe stata lasciata dallo sfregamento della mano. L'ipotesi investigativa è che Rudy abbia strappato il reggiseno a Meredith, che è stato trovato in terra con le spalline rotte, vicino al cadavere.
La posizione dell'ivoriano, che proprio oggi si è visto respingere l'istanza di scarcerazione dal tribunale del Riesame, si fa dunque sempre più difficile. Anche perchè sul reggiseno ci sarebbero vistose tracce di sangue di Mez, 'a schizzo': l'ipotesi degli inquirenti è che quel capo d'abbigliamento sia stato strappato nel momento in cui alla giovane studentessa inglese è stata inferta la coltellata mortale o negli istanti immediatamente successivi.
La traccia di Dna di Rudy trovata sul reggiseno della vittima ''non cambia'' il quadro del racconto fatto dal giovane ivoriano. A sostenerlo è uno dei suoi difensori, l'avvocato Walter Biscotti. ''Essendoci stato uno scambio di effusioni - ha detto il legale - è largamente pensabile che una traccia può essere rimasta''.
Resta in carcere Rudy Hermann Guede, l'ivoriano accusato di concorso in omicidio e in violenza sessuale nei confronti della studentessa inglese Meredith Kercher. Il Tribunale del Riesame di Perugia ha respinto, infatti, il ricorso presentato dai legali dell'ivoriano contro la ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Perugia Claudia Matteini.
L'UDIENZA
Terminata a Perugia l'udienza del Tribunale del Riesame per Rudy Herman Guede, coindagato per l'omicidio di Meredith Kercher la notte tra l'1 e il 2 novembre.
In giornata si conoscerà l'esito.
"La difesa - ha spiegato il legale Walter Biscotti - ritiene che il riscontro alla veridicità delle dichiarazioni di Rudy c'è la testimonianza di una signora che abita di fronte alla casa (di via della Pergola, ndr) che ha sentito scappare, neanche un minuto dopo aver sentito l'urlo, due persone di cui una sulle scalette di ferro, illuminate, su cui punta una telecamera. Questo significa che c'è la registazione di una di queste due persone, chiediamo che si faccia opportuna verifica".
"Il PM sostiene che c'è un accordo tra gli indagati del quale non c'è nessuna prova, solo la supposizione dell'ufficio del PM", continua l'avvocato Biscotti riferendosi all'interpretazione del magistrato Giuliano Mignini, coordinatore dell'inchiesta, degli indizi raccolti.
"È una circostanza che non è provata in alcun modo - insiste Biscotti - secondo la tesi accusatoria esisterebbe un accordo finalizzato all'omicidio, ma è una cosa non provata in alcun modo, non c'è prova di alcun tipo di accordo».
In udienza, dicono i difensori di Rudy "abbiamo sollevato una questione tecnica relativa alla chat: riteniamo che non possa essere utilizzata processualmente, perchè quel documento sonoro essendo realizzato tra un ausiliario di polizia giudiziaria nominato in quell'istante (ovvero l'amico perugino di Guede - n.d.r.) e l'indagato diventa un colloquio senza garanzie difensive, riteniamo che possa essere oggetto di inutilizzabilità". La decisione del riesame, come hanno confermato gli stessi legali, è attesa entro oggi, per le motivazioni, comunque ci vorrà qualche giorno.
LA CONVINZIONE DEL PM
Nè la sera precedente, nè la sera in cui è avvenuto il delitto della studentessa inglese Meredith Kercher c'era un appuntamento tra la vittima e l'ivoriano Rudy Hermann Guede. Guede, la sera del delitto, sarebbe entrato nella casa di via della Pergola, insieme alla coinquilina di Mez, Amanda Knox, anche lei indagata per concorso in omicidio e in violenza sessuale.
Lo ha ribadito questa mattina il pubblico ministero di Perugia Giuliano Mignini, titolare delle indagini sull'omicidio davanti ai giudici del Tribunale del Riesame, la cui decisione, sul ricorso presentato dai legali dell'ivoriano contro l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip, è atteso in giornata.
In particolare, il pubblico ministero che ieri aveva depositato una memoria di poche pagine, questa mattina è tornato a parlare della notte di Halloween, quella prima della sera del delitto, avvenuto il primo novembre scorso. Quella sera, secondo la ricostruzione accusatoria, Rudy la trascorse prima ad una festa a casa di alcuni amici spagnoli, poi in una discoteca del centro storico di Perugia.
Nè nel primo, nè nel secondo caso, secondo le indagini coordinate dal pm, la povera Merdith era presente poichè, la sera di Halloween, la vittima la trascorse al pub Merlin, insieme ad alcune amiche.
Secondo il pm, Rudy Hermann Guede, Amanda Knox e Raffaele Sollecito erano presenti nella camera da letto della vittima quando questa ultima è stata uccisa.
Subito dopo l'omicidio, inoltre, tutti e tre si sono dati alla fuga, mentre Amanda e Raffaele sarebbero tornati nella casa del delitto il giorno successivo, per ripulirla e cercare di cancellare le loro tracce.
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