{{IMG_SX}}Perugia, 22 novembre 2007 - L'ivoriano, Rudy Hermann Guede, ha avuto un rapporto sessuale con la studentessa inglese Meredith Kercher, la sera in cui la ragazza è stata uccisa nella sua abitazione di Via della Pergola a Perugia. Gli ultimi sviluppi sul giallo del capoluogo umbro sono arrivati questa sera dai laboratori della polizia scientifica di Roma dove è stato identificato il Dna del 21enne originario della Costa D'Avorio, arrestato dalla polizia martedì mattina a Magonza, in Germania e accusato di concorso in omicidio aggravato e in violenza sessuale.


Il profilo genetico, tratto dalla spazzolino da denti sequestrato dagli esperti della polizia scientifica nell'abitazione perugina dello straniero, coinciderebbe, infatti, con quello lasciato sul luogo dell'omicidio di Meredith Kercher dal cosiddetto 'quarto uomo'. Dna che già da qualche giorno si sapeva non appartenere a nessuno degli altri indagati nella vicenda (lo studente pugliese Raffaele Sollecito, la fidanzatina americana Amanda Knox e il musicista congolese Patrick Diya Lumumba) e comparato dagli esperti della polizia scientifica con quello di Rudy.


Si tratta, in particolare, delle tracce rilevate dagli esperti dell'Ert sia sulla carta igienica sequestrata nella casa del delitto sia sul tampone vaginale prelevato sul cadavere della studentessa inglese. Questo dato, iniseme all'impronta palmare di sangue rilevata sul cuscino della vittima, individuerebbe Rudy nella scena del delitto e attesta che avrebbe avuto un rapporto sessuale con Meredith.



Mentre si avvicina la consegna all'Italia del 21enne ivoriano, attualmente rinchiuso nel carcere di Coblenza, questo ultimo, dalla Germania continua a dichiarare la sua innocenza anche se non nega di essere stato nella casa del delitto la notte tra il primo e il due novembre, quando la studentessa inglese venne violentata e assassinata nel suo appartamento di Perugia. L'assassino di Meredith, secondo quanto ha raccontato Rudy Hermann Guede al giudice del tribunale di Coblenza, sarebbe stato, invece, un italiano dai capelli scuri.


Una versione analoga a quella che l'ivoriano avrebbe fornito in chat a un suo amico, nel corso della conversazione immediatamente precedente alla sua cattura, ascoltata dagli uomini della questura di Perugia. In quella stessa circostanza, come scrive oggi 'la Nazione', Rudi aveva detto di essere stato invitato da Meredith a casa sua e di aver fatto l'amore con lei, di essere andato poi in bagno e di aver sentito qualcuno suonare alla porta. Poco dopo le grida strazianti della ragazza. 'Abbiamo avuto una colluttazione, mi sono anche ferito, ma non ricordo precisamente il volto di quel giovane', ha raccontato Guede in chat. 'Poi sono scappato, avevo paura. Ma non sono stato io a ucciderla'.


Ora, però, la posizione del 21enne ivoriano sembra essersi notevolmente aggravata e i suoi legali, gli avvocati Nicodemo Gentile, Valter Biscotti e Vittorio Lombardo hanno depositato questa mattina una istanza presso gli uffici del gip di Perugia, Claudia Matteini, tramite la quale hanno chiesto di poter incontrare il loro assistito al più presto.


Sarà ora il tribunale di Coblenza a dover decidere mentre i legali si sono detti a pronti a partire per la Germania. Nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Perugia, Claudia Matteini, nei confronti di Rudy, si legge che lo straniero 'provava una forte attrazione per Amanda', la coinquilina della vittina arrestata per l'omicidio. Il gip, richiamando un brano della richiesta di custodia cautelare firmata dal pm che coordina le indagini Giuliano Mignini, scrive: 'Tra le persone che hanno frequantato la casa di via della Pergola n. 7 vi era anche un ragazzo soprannominato 'Il Barone', di origine 'sudafricana' che provava una forte attrazione per Amanda e che una notte, trovandosi in stato di ubriachezza, aveva dormito sul water, dopo aver defecato senza scaricare il water. Particolare questo che coincide con il rinvenimento sul water dell'appartamento di Amanda, Meredith e delle altre e sulle quali il Sollecito e Amanda hanno reso dichiarazioni in totale contrasto con quanto accertato in sede di sopralluogo'.


Il gip, inoltre, nell'ordinanza ha affermato come "rilevato che, per specifiche modalità e circostanze di fatto, desunte dall'efferatezza del delitto e dall'agonia in cui è stata lasciata la vittima e per la personalità dell'indagato, desunta dalla rapida fuga dopo il delitto, lontano da Perugia, sussiste il concreto pericolo che l'indagato commetta delitti della stessa specie di quello per cui si procede'. Il giudice Matteini, specifica, inoltre, che "il domicilio perugino del Guede risulta essere contiguo a quello del Sollecito e vicino al luogo di ritrovamento dei due cellulari in uso a Meredith".


Il gip rileva anche che i dati tecnico-scientifici contro l'ivoriano 'trovano conferma anche nelle dichiarazioni dei soggetti assunti a sommarie informazioni per quanto attiene la presenza del predetto a Perugia nel periodo antecedente all'omicidio e la sua frequentazione con Meredith Kercher e al riguardo si richiamano le dichiarazioni di Bonassi Stefano Dario, già richiamate dal pm nella sua richiesta, e le dichiarazioni di Temgoua Ndongmo Louis Patrick il quale conferma che il Guede era solito frequentare la piazza Grimana, dove giocava a basket, e abitava nei pressi del suddetto campetto".