{{IMG_SX}}Roma, 25 luglio 2007 - "La prima richiesta ufficiale su Peschici è giunta alla nostra sala operativa alle ore 11.50 e alle ore 12.30 il primo dei nostri S64 era già su Peschici a fare l'intervento". Con queste parole il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, risponde alle critiche sui ritardi dei soccorsi.


Bertolaso nel corso della conferenza stampa ha precisato che "quando c'è un incendio non sta alla Protezione civile intervenire per prima, in base alla legge quadro 353 del 2000 sugli incendi boschivi spetta infatti alle sale operative regionali inviare schede certificate che segnalano l'emergenza. Mi chiedo quante ambulanze arrivano in 40 minuti".


Sulle polemiche invece che riguardavano la mancata presenza dei velivoli canadair, Bertolaso ha spiegato che "questa è stata una scelta strategica e vincente poiché gli elicotteri S64 portano 9mila litri d'acqua mentre il canadair 6mila litri e siccome si trattava di un incendio cosiddetto di interfaccia (bosco, abitazioni e infrastrutture coinvolte) il canadair non avrebbe potuto lavorare poiché non è adatto a compiere interventi chirurgici".


Il capo della Protezione civile ha inoltre ricordato che "quello di ieri è stato un atto criminale, la legge c'è e bisogna solo applicarla: dove si brucia non si può costruire, ma ciò solo se prima quel territorio viene accatastato. Ma da questo punto di vista i sindaci che sono competenti non stanno facendo nulla".


Sull'impegno della Protezione civile messo in campo ieri, Bertolaso ha spiegato che "abbiamo messo in sicurezza 3.500 persone tra Peschici e Vieste e in tutto abbiamo mandato in Puglia 2mila volontari".

"Il filtro sulla responsabilità è affidato al coordinamento della sala operativa che ha il compito di inviare una scheda ufficiale, e noi ieri abbiamo comunque fare un filtro poiché ci siamo trovati a fronteggiare un'emergenza straordinaria" continua Bertolaso che ha ricordato di aver inviato una circolare venerdì scorso agli enti locali e pubblici in cui avvertiva del peggioramento della situazione metereologica che si sarebbe verificato in questa settimana.

Il capo della Protezione civile ha inoltre precisato che "ieri l'elicottero del 118 per questioni di sicurezza non è decollato, mentre noi della Protezione civile abbiamo messo a disposizione i nostri mezzi".

GATTI TORTURATI

"Sappiamo benessimo che i piromani si divertono a utilizzare anche animali per appiccare il fuoco". Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso parla di inneschi e di criminalita' legata ai roghi che stanno distruggendo il territorio italiano.

E parla delle sadiche abitudini di alcuni incendiari: "Prendono i gatti, ad esempio, li riempiono di benzina, gli danno fuoco e li buttano nel bosco". Dunque, conclude Bertolaso, "Oltre al gesto criminale c'e' anche l'indegno comportamento nei confronti degli animali".

 

LA VACANZA CONTINUA

Dei 1.400 turisti evacuati ieri da Peschici e ospitati negli alberghi di San Giovanni Rotondo, circa mille hanno deciso di continuare la vacanza mentre 400 di loro torneranno a casa. E' quanto si apprende dal capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, che ha inoltre precisato che dagli accertamenti sulle strutture alberghiere coinvolte nell'incendio è emerso che 22 alberghi sono agibili, sei inagibili mentre tre strutture sono andate distrutte.

Dei 400 turisti che torneranno a casa, 60 sono austriaci e sono già in viaggio verso la capitale accompagnati dall'ambasciatore austriaco.