Mercoledì 8 Maggio 2024

Tempo scaduto

Serve spendere prezioso tempo politico sulle inutili magagne? Ci è utile interrogare il Parlamento della Repubblica sull’eccessivo costo di una bottiglietta di acqua vip, quando piogge simili a diluvi biblici stanno flagellando la mia Liguria, la Sardegna e l’intero bacino Mediterraneo? 

Nella mitezza ottobrina, i luoghi oggi colpiti dalle alluvioni erano quelli dove si andava a svernare. Non è passato tanto tempo da allora: me li ricordo i signori che abbandonavano le brume delle città del nord e passeggiavano sul lungomare di Lerici. Quando si fermavano a parlare benedicevano quel sole ancora tiepido mentre in città, dicevano, le nebbie entravano sin dentro le ossa.

Oggi la terra e il mare ribollono per anomali irraggiamenti di fine estate. L’equilibrio alterato presenta il conto proprio investendo le passeggiate dove si andava a stemperare i rigori dell’inverno. Buona parte di tutto questo è opera della folle riconcorsa che ci spinge a conquistare miraggi inutili anche a scapito del pianeta che ci ospita. Le organizzazioni internazionali hanno sancito un preoccupante ultimatum: ancora pochi anni, prima che il processo diventi irreversibile.

I potenti come hanno reagito? Blindando le frontiere commerciali, alzando le produzioni, infischiandosene delle immissioni velenose. Nello stesso tempo una serie di uragani senza precedenti ha investito il sud degli Stati Uniti d’America. Non è casualità, forse è un avvertimento: riduci le tue stolte ambizioni, uomo, o finisce male. E chi non tornerà più a casa o chi da una casa allagata dovrà andarsene sa quanto male è capace di fare la natura quando si ribella alla scellerata brama degli umani.

Vorrei esser capace di gridare talmente forte da farmi udire da chi decide il mio avvenire: smettetela di giocare con gli equilibri dell’ambiente per gonfiare inutili profitti. La ricchezza non serve quando si è costretti a cercare rifugio. Intervenite in fretta, potenti. Il tempo sta per scadere. Pensate alla saggezza delle antiche leggende: Icaro era ormai in salvo, quando volle volare talmente vicino al sole che fece sciogliere le sue ali di cera…