Sabato 4 Maggio 2024

Percorso accidentato

Abbracci e sorrisi, come di prammatica. Così si sono presentati Salvini e Di Maio alla conferenza stampa di annuncio della pace fatta. Parla Conte, ovviamente, con voce che i più accorti avvertono tremolante e a tratti rotta. Si comprende: ha sudato sette camicie. Perché lo sgarbo portato da Di Maio a Salvini, con la sceneggiata della manina che nel tragitto da Palazzo Chigi al Quirinale avrebbe cambiato la manovra passava il segno.

Infatti, Salvini aveva replicato che lui al consiglio dei ministri convocato da Conte per rivedere una manovra già approvata non avrebbe messo piede. Poi si è presentato e ha incassato il colpo. Non pro bono pacis, ma solo perché altrimenti il governo sarebbe giunto al capolinea. Mentre per Di Maio si trattava di salvare la pelle, sempre politicamente parlando, perché un condono anche penale per riciclaggio e capitali all’estero era indigeribile. Non aveva previsto la misura della reazione della base grillina prima ed è corso, tardivamente, ai ripari.

Pace fatta, allora? No di certo e per più motivi. Intanto, perché Salvini ha incassato, per ora, ma con un implicito «a buon rendere». Poi perché il condono subisce comunque una limatura. Infine, perché i giochi sono stati appena aperti. Il percorso parlamentare si annuncia accidentato. Lo è sempre stato nella storia delle finanziarie, ma questa volta lo sarà di più perché è una legge di bilancio molto pensata per le elezioni europee di maggio.

Poi ci sono le variabili esterne. Quelle di breve periodo riguardano il downgrade del debito sovrano delle agenzie di rating. Se l’impatto sullo spread dovesse essere devastante si potrebbe ripetere quanto accaduto a Berlusconi nel novembre 2011: dimissioni. Quelle di medio periodo riguardano la messa in mora da parte dell’Unione Europea e il buco di bilancio che si allarga perché le previsioni di crescita all’1,5% sono campate in aria. Non c’è che scegliere. [email protected]