Mercoledì 24 Aprile 2024

Chi usa la droga. Un buco nel cuore

"Credo che ci siano persone il cui nucleo è incrinato praticamente fin dal principio, e che nonostante tutti gli sforzi, il coraggio, la buona volontà, non siano in grado di vivere davvero, e che uno dei modi in cui la vita, che vuole vivere, si apre un varco dentro di loro, potrebbe essere la malattia". Lo scrive Carrère ne ‘Le vite degli altri’: la malattia di cui parla non è solo il tumore che ha colpito la sorella della sua donna, ma anche il male di cui lui stesso soffre da sempre: la tristezza. "La malinconia è un peccato – continua Carrère – magari anche il peccato mortale. Ma ci sono persone che nascono peccatrici, e gli sforzi, il coraggio, la buona volontà non li strapperanno alla loro condizione: tra coloro che hanno un nucleo incrinato e gli altri, è come tra poveri e ricchi, è come una lotta di classe: non si può dire a un malinconico che la felicità è una decisione". Non si può dire a un cuore che soffre, smetti di drogarti. Molti nascono con un buco dentro il cuore, che fa soffrire, e l’unico modo per smettere di soffrire è riempirlo, e la droga è una cosa che lo riempie. L’eroina lo riempie di quiete obliando se stessi, la cocaina di emozione esuberante, l’Lsd di furia di passione creativa. Quiete, esuberanza, passione: le tre vie attraverso le quali, secondo il filosofo Elémire Zolla, la mistica indù porta alla liberazione. Le stesse tre vie che, attraverso il narco business occidentale, portano alla tossicodipendenza. Riempire il buco di un cuore di un ragazzo sta alla solidità di un tessuto sociale che si impegni nell’ascolto, che crei rapporti umani, consenta impegni, sogni, speranze, futuro. Anche una amorevole e agiata famiglia a volte non basta, perché spesso quel medesimo buco ce l’hanno gli adulti, e pure gli adulti hanno i loro modi – nell’illusione che l’età matura li renda invisibili – di riempirlo per provare a placarlo: alcol, azzardi, droghe performanti, web-pornografia... C’è stato un momento in cui Freud pensò di aver trovato la soluzione a tutto – racconta Oliver Sacks – , altro che psicanalisi: "Nell’ultima forte depressione ho preso di nuovo la cocaina, e una piccola dose mi ha sollevato alle stelle". Ecco, chi ha un buco nel cuore solo a stento è capace di vedere le stelle: e il dis-astro (il disastro) non è altro che questo, l’assenza di stelle.