Venerdì 26 Aprile 2024

Imparare dal dolore

Avrà giocato la sfortuna di un maledetto venerdì sera, mettiamo pure che la pallina della sorte si sia fermata a caso nel tassello della tragedia. Vero. Ma i disastri non arrivano mai da soli, c’è sempre un contesto che li guida e spiana loro la strada. Gli interrogativi che aleggiano sulla strage della Lanterna azzurra di Corinaldo con sei morti e cento feriti sono da sciogliere perché non accada mai più. Ora è il tempo del dolore che spezza cuore e anima, delle lacrime che non si fermano, della rabbia che strazia. Eppure la tragedia di Ancona deve insegnare qualcosa. È stato fatto tutto il necessario per prevenire quello che è successo? Qualcuno ha pensato ai pericoli che si nascondono dentro una notte affollata in discoteca se non sono rispettate le norme?

Evidentemente no. Chiunque può entrare con uno spray urticante che, se usato per respingere un aggressore isolato è un efficace elemento di difesa, ma se diffuso per gioco in un luogo sovraffollato (è gia accaduto a Modena, Bologna, Legnano, Mondovì) può diventare, nell’esplosione del panico, un’arma letale. Vietarlo nei luoghi pubblici? Può essere una soluzione. Se entro al palasport o in un museo mi perquisiscono la borsa. Un noto pierre di Bologna sostiene che lo spray è diventato l’incubo dei locali. Riti folli? Sfide estreme, come quelle degli adolescenti che si sdraiano sui binari per alzarsi all’ultimo secondo col cuore in gola? La mente dei giovanissimi a volte è un tunnel senza luce. Poi quell’uscita di sicurezza con i gradini. Certo, regolare se vista in una circostanza normale. Un budello omicida se centinaia di individui in fuga si precipitano nello stesso momento. La magistratura indaga, si vedrà. Ma devono essere anche le istituzioni e l’industria dello spettacolo a capire se il sistema del divertimento è costruito correttamente. Siamo abituati a pensare alla sicurezza nelle discoteche solo in termini di sballo con droga e alcoolici. Chissà invece quante altre insidie meno evidenti si mischiano alla musica. Salvini promette più controlli. Speriamo. I genitori hanno il diritto di pensare che la notte dei figli in un locale non si trasformi in una roulette russa.