Venerdì 26 Aprile 2024

Dalla "capitana". Un regalo a Salvini

Carola Rackete, capitana della Sea Watch 3 (Ansa)

Carola Rackete, capitana della Sea Watch 3 (Ansa)

Dunque la nuova eroina nazionale è la signorina Carola Rackete, 31 anni, borghese altolocata, tedesca al comando di una nave olandese. La Capitana per cui tifa a pieni polmoni l’Italia che si sente migliore, quella senza paure da debellare, cui lo sperduto gregge progressista guarda in cerca di un faro, per cui il Pd avvia una raccolta di fondi e in cui soccorso si precipita in massa a Lampedusa inseguendo una telecamera. È lei la novella Rosa Parks, che per essersi rifiutata di rispettare la legge contribuì, lei sì, a far compiere un grande passo all’umanità, e che sta attirando nella sua trappola una sinistra ideologica che su uno dei temi cruciali del nostro tempo è in cerca di identità, sospesa tra Marco Minniti e Pietro Bartolo. Una sinistra che nel frattempo non si rende conto di soffiare vento nella vele di Matteo Salvini i cui sondaggi, sul tema, schizzano al 61 per cento di gradimento. Con l’infrazione europea in discussione e i soldi della flat tax che non si trovano, ogni giorno passato a discutere di Sea Watch e inveire giustamente contro l’Europa egoista è per il Capitano un regalo insperato. Ma i progressisti non lo capiscono e perseguono cocciutamente nei propri errori di autoreferenzialità. A ogni sconfitta elettorale, la sinistra recita lo stesso copione: occorre ascoltare i territori e le periferie, salvo poi tornare a prestare attenzione solo ai medesimi tribuni del politicamente corretto. Quelli che bollano come "paure" i bisogni della gente ed "egoismi" le legittime aspirazioni a uno stato sociale che li rispetti. In sostanza quelli che l’hanno ormai rinchiusa dentro le ztl e li condanneranno a perdere per i prossimi trent’anni. E che invece altri a sinistra in Europa hanno ascoltato. Come accaduto in Danimarca, dove i socialdemocratici hanno vinto con ricette dure sull’immigrazione "a difesa dello stato sociale danese" o nella più solida Germania, dove la Spd ha appoggiato il Migration Paket della Merkel, o come fece Zapatero in Spagna costruendo nelle enclave africane di Ceuta e Melilla muri molto più alti di quelli di Orban. Ma erano muri democratici.