Tamberi, la Nba e il salto in alto

Ho visto il video di Gimbo Tamberi all’All Star Game. La sua schiacciata nella partita delle celebrità che ha preceduto quella dei campioni Nba ha  giustamente conquistato siti e giornali, con bei montaggi fotografici. Quello che sto per dire non toglie nulla alle capacità del campione olimpico di salto in alto, anche perché me lo […]

Ho visto il video di Gimbo Tamberi all’All Star Game. La sua schiacciata nella partita delle celebrità che ha preceduto quella dei campioni Nba ha  giustamente conquistato siti e giornali, con bei montaggi fotografici. Quello che sto per dire non toglie nulla alle capacità del campione olimpico di salto in alto, anche perché me lo chiedo da molto prima che lui vincesse la medaglia. Diciamo da quando nel 2009 ho visto in una gara delle schiacciate il piccolo Nate Robinson, 1 metro e 75 di discreta esplosività, volare sopra Dwight Howard, alto 2 metri e 8. E vincere la gara.

Da piccolo l’impresa fu quella di Spud Webb, playmaker degli Atlanta Hawks visto a fine carriera anche in Italia a Verona. Era alto 168 cm, nel 1986 vinse la gara delle schiacciate ed era ovviamente il mio idolo di cestista formato ridotto (in una squadra che si chiamava Jabbar…), con gli altri playmaker bassi del tempo (Fischetto a Trieste, Colombo a Forlì, più tardi Tyrone Bogues).

Bene, il dubbio che credo non sarà mai risolto è il seguente: siamo sicuri che i più grandi saltatori in alto del mondo facciano salto in alto? Mi piacerebbe scoprire a quale altezza riescono a superare un’asticella trasversale non solo qualche pallavolista cubano o slavo, ma anche uno qualsiasi tra i primi cento saltatori migliori della Nba. Diciamo con sei mesi di allenamento specifico.

Secondo me potremmo assistere a qualche sorpresa.