Quella brutta favoletta dei 33 treni per Rho-Pero

La situazione del trasporto ferroviario locale è disastrosa, altro che favoletta dei 33 treni per l’Expo. Carrozze fatiscenti, con finestrini sigillati, aria condizionata (quando per miracolo presente) non funzionante, malori a raffica con fermate di emergenza per consentire gli interventi sanitari. Addirittura soppressioni di convogli per questi motivi, conditi da ritardi inenarrabili. Ettore Fittavolini, Associazione […]

La situazione del trasporto ferroviario locale è disastrosa, altro che favoletta dei 33 treni per l’Expo. Carrozze fatiscenti, con finestrini sigillati, aria condizionata (quando per miracolo presente) non funzionante, malori a raffica con fermate di emergenza per consentire gli interventi sanitari. Addirittura soppressioni di convogli per questi motivi, conditi da ritardi inenarrabili.

Ettore Fittavolini, Associazione Pendolari Piacenza

Ettore Fittavolini è da anni un nostro assiduo e battagliero corrispondente. Nepppure questa volta si smentisce.

«Alcune – prosegue la sua mail – delle tantissime foto scattate e pubblicate confermano impietosamente le temperature invivibili all’interno delle carrozze, in alcuni casi peggiori di quelle all’esterno: non è pensabile viaggiare in vagoni a 42 gradi con i finestrini sigillati! Se in queste condizioni viene fatto viaggiare il bestiame, scattano le denunce e le multe: noi pendolari non siamo bestie ma siamo trattati peggio! Questo è il risultato di anni di incuria in cui è stato permesso di dedicare tutte le risorse all’Alta Velocità (che vale come numeri il 10% del trasporto giornaliero), mentre per il 90% dei viaggiatori pendolari non si è fatto nulla. Quindi, in assenza di manutenzione e nonostante le segnalazioni fatte dallo stesso personale di bordo in mesi non sospetti, non si è provveduto a effettuare gli interventi di prevenzione che avrebbero evitato questo sfascio. Che in Italia faccia caldo e d’inverno nevichi è notorio. Non siamo ai Caraibi e stupisce che si dia la colpa al meteo per le colossali mancanze di chi viene pagato per erogare un servizio scandaloso».

L’estate del 2015 verrà ricordata non solo per le temperature eccezionali insufflate da Flegetonte, ma anche per il problema dei treni soppressi causa canicola. In queste afose giornate abbiamo raccolto opinioni e pareri. Un dato appare chiaro. L’eccezionalità del caldo ha fatto emergere una delle carenze più gravi di una «flotta» del trasporto pendolare che viene sì svecchiata (ed è giusto riconoscerlo), ma che mostra, nei convogli ancora in circolazione, tutte le sue rughe. Una di queste è l’assenza di impianti di climatizzazione adeguati o il loro pessimo funzionamento.

gabriele.moroni@ilgiorno.net

«Vita da pendolare» si congeda.  La rubrica riprenderà dopo la pausa estiva. A tutti, pendolari e non: buone vacanze.