Oggi come due anni fa: nessuno verifica i biglietti

A DUE ANNI di distanza dalla mia prima mail, la situazione non è cambiata: vedere un controllore sulla Milano-Asso è un miracolo, o quasi. Il mio «pacchettino» di biglietti mai controllati aumenta sempre di più e prima o poi lo invierò a Trenord. E intanto, da pendolare ingenuo, continuo a chiedermi se non sia più […]

A DUE ANNI di distanza dalla mia prima mail, la situazione non è cambiata: vedere un controllore sulla Milano-Asso è un miracolo, o quasi. Il mio «pacchettino» di biglietti mai controllati aumenta sempre di più e prima o poi lo invierò a Trenord. E intanto, da pendolare ingenuo, continuo a chiedermi se non sia più conveniente non controllare i biglietti invece che controllarli. E sempre da pendolare ingenuo continuo a comprare il biglietto.

Simone, Meda (Monza)

«VERBA volant, scripta manent», dicevano i latini. Rimangono anche le mail inviate dal nostro corrispondente Simone. «Mi presento – ci scriveva il 30 dicembre 2013 –: pendolare da Meda (provincia di Monza) a Milano Cadorna, linea ferroviaria Milano-Asso di Trenord. Da settembre, ripeto da settembre, a oggi non mi è mai stato controllato il biglietto una volta. Non una volta. È così difficile capire che minori sono i controlli e maggiore è l’evasione?».

IL GIORNO dopo una seconda mail con una postilla: «Aggiungo che, fortunatamente, a me i biglietti del treno vengono rimborsati (anche se non interamente) al lavoro e quindi comprarli è uno sforzo relativo. Ma se così non fosse, la tentazione di non acquistarli, una volta ogni tanto, ci sarebbe. Insomma, ipotizzare che il trasporto pubblico di una regione si basi solo sul senso civico degli utenti, mi sembra un filo eccessivo». Il leitmotiv tornava nella mail del 17 gennaio 2015. «A un anno di distanza nulla è cambiato: sui treni (almeno sulla linea Milano-Asso) vedere dei controllori è un’impresa. Che senso ha inasprire le sanzioni (come da modifica recente delle condizioni di trasporto), a questo punto? Non sarebbe meglio indurre i passeggeri ad acquistare il biglietto con controlli costanti invece che terrorizzarli paventando multe assurde?». Come a dire: nel segno della immutabilità. Attendiamo una mail nella quale il nostro lettore ci annnuncia, gioioso, l’apparizione di un controllore e descrive l’emozione provata, la conversazione intrattenuta, il commiato, la tristezza nel vederlo allontanarsi per ricomparire chissà quando. Una mail rugiadosa, densa di «spleen», vagamente crepuscolare, che non mancherà di intenerire i cuori dei lettori, sempre pronti a commuoversi.

UNA BUONA notizia. Rete ferroviaria italiana ha avviato nel 2014 con investimenti per oltre 60 milioni di euro e termine previsto per il 2017, i lavori per eliminare le barriere architettoniche e migliorare l’accessibilità in 24 stazioni lombarde. Il progetto coinvolge, in particolare, Milano Centrale, Rho Fiera Expo, Milano Porta Garibaldi e alcune stazioni del Passane ferroviario (Dateo, Lancetti, Porta Vittoria, Repubblica, Porta Venezia, Certosa, Villapizzone). I cantieri sono operativi in circa 70 scali di otto regioni.

gabriele.moroni@ilgiorno.net