Io, la naja e il grande viaggio fra Palermo e Venegono

Come passa il tempo. Era giusto cinquant’anni fa e proprio di questi tempi, dopo aver fatto il campo estivo, non come boy scout, ma da fante in quel di Palermo, in una caserma non proprio  dietro l’angolo di casa. Grazie ad una licenza premio guadagnata sul campo come capo mitragliatore e armiere, verso le 22 presi uno di quei treni […]

Come passa il tempo. Era giusto cinquant’anni fa e proprio di questi tempi, dopo aver fatto il campo estivo, non come boy scout, ma da fante in quel di Palermo, in una caserma non proprio  dietro l’angolo di casa. Grazie ad una licenza premio guadagnata sul campo come capo mitragliatore e armiere, verso le 22 presi uno di quei treni riservati ai militari che non erano la Freccia del  Sud e neppure la Conca d’Oro, per tornare al mio paesello di Venegono Superiore, dopo dieci mesi di naja. Allora, se tutto andava bene, ma doveva andare tutto bene anche considerando il periodo, ci voleva un giorno per attraversare la penisola. Enzo Bernasconi, Varese

Un giorno di viaggio, traghetto compreso. aMa il lato curioso – prosegue la mail del lettore – me lo fece presente un controllore perché sul biglietto il tragitto era così programmato: Palermo-Milano-Varese-Venegono, in quanto la tratta diretta da Milano era delle Ferrovie Nord, mentre noi si  doveva viaggiare il più possibile su quelle dello Stato. Comunque sia, nessuno ha mai fatto obiezioni. Per inciso, tra il 1967 e il ‘68 ho fatto il pendolare in Sicilia per dieci volte tra andata e ritorno. E direi che il treno, oggi come ieri, ha sempre il suo fascino. Questo lo dico a beneficio dei

vacanzieri che stanno per mettersi in viaggio». Quel viaggio, nel segno della naja, è stato profetico, visto il futuro di pendolarismo Varese-Sicilia che il destino riservava a Enzo Bernasconi. Onore al merito, una medaglia al merito pendolaresco di cui ben pochi possono essere insigniti. La assegniamo volentieri al lettore varesino anche per un altro motivo: è bello che dopo tanto lungo viaggiare non smetta di avvertire, oggi come ieri, il fascino del treno e voglia  trasmetterlo ai vacanzieri. Ferie, allora, attese, sudate, meritate,  soprattutto da noi pendolari. Sono numerose le proposte di Trenord per i treni delle vacanze. Ricordiamo soltanto “Discovery Train”, pacchetto  di itinerari e proposte per il tempo libero. Laghi di Lombardia: “Tesori del lago di Como”, da Varenna, e “Girolario”, per un tour da Como a Lecco o viceversa, “Lago Maggiore  Tour”, “Monte Isola” sul lago d’Iseo. I biglietti speciali proposti per singoli e famiglie comprendono il viaggio in

treno e quello in battello. Montagne e parchi: prima in treno e poi in bici con “Train&Bike”. Sconti speciali per il noleggio di bici a Sondrio, Tirano, in Valmalenco, Iseo, Mantova e parco del Mincio, Desenzano del Garda. Città d’arte: chi va in treno può godere di sconti speciali per l’ingresso in musei e luoghi di cultura. Divertimento:  tariffe speciali per chi raggiunge Gardaland in treno. I biglietti speciali “Discovery train” possono essere acquistati nelle biglietterie Trenord, online su store.trenord.it e anche sul proprio smartphone grazie alla App Trenord disponibile per iOs e Google Play.

La rubrica riprenderà dopo la pausa estiva. A tutti, pendolari e non, buone vacanze. gabrielemoroni51@gmail.com