Aumenta la temperatura e diminuiscono i treni

Puntuale come un orologio svizzero, arriva con il caldo estivo una nuova ondata di disservizi che coinvolgono tutta la rete lombarda. Alta soppressione dei treni, crollo dell’indice di puntualità e carrozze più adatte per la sauna che per un viaggio. Le scuse per guasti all’aria condizionata non sono credibili: da maggio sui libri di bordo […]

Puntuale come un orologio svizzero, arriva con il caldo estivo una nuova ondata di disservizi che coinvolgono tutta la rete lombarda. Alta soppressione dei treni, crollo dell’indice di puntualità e carrozze più adatte per la sauna che per un viaggio. Le scuse per guasti all’aria condizionata non sono credibili: da maggio sui libri di bordo il personale segnala il loro mancato funzionamento.

Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente Lombardia

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Dario Ballotta dà le sue spiegazioni al «caso» ferroviario di questa estate sahariana: treni soppressi causa caldo. «Non c’è emergenza – scrive Balotta -, ma un disservizio annunciato causato dalla esternalizzazione delle attività di condizionamento a ditte inesperte. Per questa consistente soppressione di treni (lunedì scorso sono stati cancellati 125 treni pari al 5,4% del totale) c’è anche un’altra causa. L’ennesima errata programmazione dei turni delle ferie estive del personale di bordo (capitreno e macchinisti) sta causando gravi carenze quotidiane di personale: meno 20 agenti giornalieri a Brescia, meno 140 a Milano Porta Garibaldi. Un nuovo grave errore gestionale che si vuole coprire con il caldo eccezionale. Ecco perché le scuse di Trenord non sono credibili così come è sorprendente che i treni, con il pretesto dell’aria condizionata guasta, vengano soppressi. Il rimedio è peggiore del male. La mobilità pubblica va garantita magari sbloccando la chiusura dei finestrini».

Abbiamo offerto la replica all’azienda ferroviaria, che ribadisce la posizione già espressa. L’ondata di caldo è eccezionale e non colpisce soltanto Trenord, ma tutti i sistemi di trasporto. I 200 nuovi treni in circolazione (una ventina è attesa di qui alla primavera 2016) non hanno problemi. Il discorso cambia per la «vecchia» flotta ferroviaria regionale, che soffre il caldo così come i viaggiatori che trasporta. Il rimedio concreto è l’entrata in esercizio di nuovi convogli e lo si sta facendo, con un investimento di 500 milioni di euro. Anche Trenitalia si associa alle scuse e garantisce per gli indennizzi ai passeggeri quando si verifichino le condizioni. Sono state potenziate le squadre e le attività di manutenzione, con presidi nelle stazioni per il controllo dei climatizzatori. Sono stati distribuiti oltre 30mila bottigliette d’acqua e 11.300 kit per colazione, pranzo e cena. Migliaia di ferrovieri sono impegnati sul fronte della manutenzione, dell’assistenza ai clienti, del controllo delle infrastrutture, della sicurezza della circolazione. Ci permettiamo un’aggiunta che è anche un augurio: speriamo in una veloce rinfrescata del tempo.

gabriele.moroni@ilgiorno.net