Women for Oncology, come salvaguardare il servizio sanitario

Salvaguardare il sistema sanitario nazionale, come fare? Women for Oncology Italy e Women in Surgery rispondono attraverso una petizione popolare lanciata sul web. Nel presentare la raccolta firme le associazioni suggeriscono alcuni fondamentali correttivi all’ipotesi (considerata improponibile) di trattenere i medici in servizio fino a 72 anni, una soluzione giudicata “un rattoppo”, per sopperire alle […]

Salvaguardare il sistema sanitario nazionale, come fare? Women for Oncology Italy e Women in Surgery rispondono attraverso una petizione popolare lanciata sul web. Nel presentare la raccolta firme le associazioni suggeriscono alcuni fondamentali correttivi all’ipotesi (considerata improponibile) di trattenere i medici in servizio fino a 72 anni, una soluzione giudicata “un rattoppo”, per sopperire alle carenze di personale ospedaliero. Ecco i correttivi prospettati da Women for Oncology Italy e Women in Surgery, sono quattro i punti principali da affrontare nel riorganizzare le risorse umane in sanità.

 

  • 1. prevedere un’attività che sia esclusiva nel Servizio Sanitario Nazionale, imponendo limiti all’esercizio della libera professione svolta nelle strutture sanitarie pubbliche o extramoenia.

 

  • 2. prevedere che i medici ultrasettantenni possano rimanere in servizio attivo lasciando eventuali ruoli di direzione di struttura semplice o complessa (fatte salve le retribuzioni maturate), al fine di non precludere progressioni di carriera alle generazioni più giovani.

 

  • 3. utilizzare la permanenza in ruolo anche allo scopo di concorrere all’abbattimento delle liste di attesa, prevedendo una collocazione nell’ambito di strutture ambulatoriali relative alla disciplina di appartenenza, anche in sostituzione di ferie, assenze, permessi.

 

  • 4. relativamente ai docenti di medicina e chirurgia, prevedere che rimangano in servizio i docenti nei casi in cui il cui servizio dipartimentale rischi la chiusura delle Scuole di Specializzazione per effettiva carenza di docenti.

 

Le associazioni ritengono indispensabile inserire linfa vitale con nuove assunzioni e, soprattutto, incentivare e valorizzare le risorse già presenti nel servizio pubblico, per offrire le tanto attese risposte alle esigenze di salute dei cittadini e a tutela degli stessi. Nel frattempo, la petizione ha raccolto 1.500 adesioni da parte di medici firmatari, concordi sul fatto che questo eventuale provvedimento (pensionamento dei medici a 72 anni su base volontaria) non risolve le rilevanti problematiche esistenti.

 

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Raccolta firme

La petizione di Women for Oncology Italy e Women in Surgery si può consultare e sottoscrivere collegandosi a questo link

http://www.womenforoncologyitaly.it/basta-rattoppi-al-ssn-non-sono-i-medici-in-pensione-che-ci-salvano/