Contro la violenza ai minori. Fondazione Internazionale Menarini dalla parte dell’infanzia

Cresce l’impegno della Fondazione Internazionale Menarini a favore dell’infanzia. L’istituzione tende la mano ai bambini vittime di violenza, punta a prevenire situazioni incresciose attraverso la creazione di una rete di competenze, coinvolgendo esperti di chiara fama. Lo scopo è quello di lanciare un progetto formativo finalizzato a prevenire insidie, abusi e maltrattamenti nelle nuove generazioni, uno scudo […]

Cresce l’impegno della Fondazione Internazionale Menarini a favore dell’infanzia. L’istituzione tende la mano ai bambini vittime di violenza, punta a prevenire situazioni incresciose attraverso la creazione di una rete di competenze, coinvolgendo esperti di chiara fama. Lo scopo è quello di lanciare un progetto formativo finalizzato a prevenire insidie, abusi e maltrattamenti nelle nuove generazioni, uno scudo protettivo (in famiglia, a scuola, nei luoghi di aggregazione) che si integra con quanto da tempo si sta facendo in Italia, a livello istituzionale. Dunque favorire una adolescenza serena, questo il fine ultimo degli interventi, per formare “cittadini adulti più consapevoli, protagonisti della propria vita, delle proprie scelte e dei propri sogni”.

 

Think Tank On Radar

Le agenzie hanno rilanciato la notizia che in Italia poco meno di un bambino su dieci (il 9 per cento per la precisione) subisce maltrattamenti, prevalentemente vessazioni di natura psicologica (85%), ma anche violenza fisica (10%) e abusi sessuali (3%), segnalazioni che si sono moltiplicate con la pandemia. Da queste premesse è scaturito a Roma l’annuncio del primo incontro organizzato dal Think Tank On Radar diretto da Massimo Scaccabarozzi presso la Fondazione Internazionale Menarini, per mettere in moto cambiamenti reali nel contesto sociale e familiare, andando a sciogliere alcuni nodi irrisolti del disagio in età pediatrica.

 

Salute globale, accesso all’istruzione

“Intendiamo dare vita a una rete di competenze – ha dichiarato l’ex presidente Farmindustria – per fare emergere le problematiche legate all’infanzia, e le soluzioni affinché gli adolescenti siano protagonisti del mondo di domani“. “L’intento ambizioso – ha aggiunto Scaccabarozzi – è anche quello di contribuire a promuovere una condizione di salute globale del minore, in linea con alcuni degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, tra cui, in particolare, il superamento della povertà e l’accesso all’istruzione”.

 

Pedopornografia e cyberbullismo

On Radar intende adoperarsi al fine di creare un Osservatorio permanente sugli abusi presso gli Organi Giudiziari con incontri periodici di aggiornamento, e un network tra Procure e operatori del settore. Altre iniziative saranno rivolte alle giovani mamme, in modo che siano attente a cogliere sul nascere segnali patologici, contribuiscano a prevenire adescamenti o divulgazione inconsapevole di immagini sensibili che, attraverso i social media, finiscono per alimentare la piaga della pedopornografia, del revenge porn o del cyberbullismo. Bimbi e adolescenti andranno informati in maniera opportuna, affinché sappiano cautelarsi, ad esempio, in situazioni ambigue.

 

Infanzia bruciata

“Abbiamo riunito esperti che a vario titolo vivono ogni giorno situazioni di bambini che hanno subito violenze. Solamente dalla vita vera si possono ottenere risposte efficaci”, ha dichiarato da parte sua Lucia Aleotti nell’annunciare ai corrispondenti delle agenzie, a Roma, l’iniziativa intitolata “Infanzia bruciata. Aiutiamoli a sorridere” organizzata dal Think Tank della Fondazione Internazionale Menarini.

 

Cosa possiamo fare

On Radar guarda alla crescita, punta alla salute e al benessere delle giovani generazioni, ed è in qualche modo la naturale prosecuzione di un impegno che parte da lontano. Primo passo del progetto che oggi entra nel vivo risale infatti all’11 maggio 2016, quando Valeria Speroni Cardi convocò i rappresentanti della stampa medico scientifica italiana, e venne data in conferenza stampa a Firenze la notizia di un programma di ampio respiro, di pubblica utilità, dedicato appunto ai giovanissimi. “Come Menarini ci siamo chiesti cosa possiamo fare per dare una mano a costruire nella società una maggiore consapevolezza di tale emergenza sociale”, dichiarò la dottoressa Aleotti in quella occasione. “E la risposta che ci siamo dati è che possiamo lanciare e sostenere un progetto educazionale, unico a livello mondiale“.

 

Pedagogia

Da sei anni a questa parte la Fondazione Menarini ha organizzato metodicamente, su questi temi cruciali, congressi internazionali, summit di esperti, corsi di formazione in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria (SIP) e la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), educational per addetti ai lavori, conferenze itineranti nei capoluoghi di regione.

 

Ricercatori e studiosi

La Fondazione ha riunito in un panel 28 autorevoli personalità, ricercatori e studiosi di fama internazionale, attivamente coinvolti nel programma rivolto ai minori, con focus su isolamento sociale, abusi fisici o psicologici, periferie e nuove povertà, violenza digitale. Nomi significativi (un elenco che non riusciamo a citare per intero in queste righe). Ne segnaliamo tre: Antonio Battistini, generale medico dell’Esercito italiano, che è stato componente dell’Unità di completamento delle misure di contrasto alla pandemia, Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, pioniere dell’oncoematologia italiana, e Alberto Villani, direttore della Pediatria Generale nell’Ospedale Bambino Gesù, nonché professore all’Università di Roma Tor Vergata. L’organigramma completo del comitato di esperti sarà consultabile sul sito della Fondazione.