Sei genitori su 10 consultano internet prima di vaccinare i figli

Si sgonfia la bolla della controinformazione sulle vaccinazioni. Negli ultimi quattro anni i siti internet dichiaratamente contro i vaccini sono calati drasticamente. Digitando nei motori di ricerca parole chiave come «vaccino», «vaccinazione», valutando i primi risultati, quasi la metà dei siti (45%) presentava posizioni contrarie alle vaccinazioni, il 35% favorevoli e il 30% neutre. Oggi […]

Si sgonfia la bolla della controinformazione sulle vaccinazioni. Negli ultimi quattro anni i siti internet dichiaratamente contro i vaccini sono calati drasticamente. Digitando nei motori di ricerca parole chiave come «vaccino», «vaccinazione», valutando i primi risultati, quasi la metà dei siti (45%) presentava posizioni contrarie alle vaccinazioni, il 35% favorevoli e il 30% neutre.

Oggi (dati aggiornati a settembre 2016) le cose stanno cambiando, ripetendo la stessa ricerca i siti contrari ai vaccini sono scesi al 28%. Mentre il solo sito VaccinarSì.org, che smonta le bufale sulle vaccinazioni, ha già ottenuto oltre due milioni di accessi. Questo quanto emerso alla presentazione del progetto Un Ciak per la Vita – Il cinema per il valore delle vaccinazioni, promosso dalla Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI).

Le vaccinazioni, ricorda l’Organizzazione Mondiale della Sanità, salvano nel mondo 2,5 milioni di vite ogni 12 mesi, 7 mila al giorno, ma la profilassi è spesso vttima del suo stesso successo, che ha cancellato la percezione del rischio delle malattie debellate a vantaggio di notizie sensazionalistiche, che trovano in internet un potente amplificatore. Considerando che sei genitori su dieci consultano internet prima di vaccinare i propri figli si comprende l’importanza della corretta informazione.

Le vaccinazioni sono il nostro passaporto per un futuro libero da molte gravi malattie infettive e dai tumori causati da agenti patogeni e non vi è motivo per non farne uso, ha detto Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato di Sanofi Pasteur MSD, che ha dato il supporto incondizionato all’iniziativa dei cortometraggi. Tutto questo emerge negli spot realizzati dai giovani registi nell’ambito del progetto della Siti, progetto che fa leva sul coinvolgimento dei cosiddetti nativi digitali o millennials al fine di veicolare attraverso le ultime tecnologie e sul web i messaggi corretti che possano contrastare le bufale e diffondere il vero messaggio, chiaro, semplice e rassicurante per tutti.

I corti vincitori del video contest Un Ciak per la Vita si intitolano #graziemammaepapà (diretto da Michele Marchi e Francesco De Giorgi) e La famiglia (autore Zeni Febo) scaricabili anche dal sito www.vaccinarsi.org. Due storie ad alto impatto emozionale, destinate alla diffusione attraverso i canali social, per sensibilizzare la popolazione, e in particolare i giovani, sull’importanza della pratica vaccinale a ogni età, sfatando falsi miti e pregiudizi.

Nel nostro Paese ogni anno diminuisce il numero di bambini che non ricevono le vaccinazioni di routine: in molte Regioni italiane si è scesi sotto la soglia di sicurezza del 95% per il vaccino esavalente. Anche l’Italia, come il resto d’Europa, è investita dal fenomeno dell’esitazione dei genitori a far vaccinare i propri figli, talvolta a causa di paure infondate, ideologie ingannevoli, o per distorte informazioni ricevute, altre volte l’esitazione cela il desiderio di empowerment, la legittima aspirazione a dare il proprio assenso alla prevenzione in campo medico chirurgico dopo aver valutato in maniera non superficiale il peso preponderante dei vantaggi rispetto alle controindicazioni.

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale

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