Il cervello della donna invecchia più lentamente e, a parità di età, è almeno tre anni più giovane rispetto a quello maschile. Lo indica una ricerca, condotta all’Università di Washington a St. Louis, pubblicata sulla rivista dell’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas. Secondo gli autori, la fisiologia è in grado di spiegare perché la mente femminile è più vivace e attiva di quella dell’uomo.
I risultati, ottenuti dalla scansione dell’encefalo di 205 persone, sono stati misurati con l’esame Pet (tomografia a positroni) unitamente a calcoli statistici. Con l’età si riduce la quota di zuccheri consumata a livello cerebrale, e il metabolismo dell’ossigeno, diverso a seconda dei sessi, potrebbe spiegare perché le donne sono tendenzialmente meno vulnerabili degli uomini alle malattie neurodegenerative che insorgono con gli anni. La differenza di genere si delinea già a vent’anni, ma diventa più evidente nella persona anziana.
Alessandro Malpelo
QN Quotidiano Nazionale
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