Malattie rare, campagna per l’inclusione sociale

Secondo un’indagine realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità e UNIAMO-FIMR (Federazione Italiana Malattie Rare) sulle difficoltà durante l’emergenza Covid-19, il 52% dei pazienti ha riferito di aver rinunciato o interrotto i percorsi di cura e il 54% ha dichiarato di aver riscontrato problemi nell’aderenza le terapie. In occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare, Sanofi rinnova […]

Secondo un’indagine realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità e UNIAMO-FIMR (Federazione Italiana Malattie Rare) sulle difficoltà durante l’emergenza Covid-19, il 52% dei pazienti ha riferito di aver rinunciato o interrotto i percorsi di cura e il 54% ha dichiarato di aver riscontrato problemi nell’aderenza le terapie.

In occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare, Sanofi rinnova l’impegno sul tema attraverso iniziative per promuovere l’inclusione sociale, volte a far luce sull’impatto che queste patologie determinano sulla vita delle persone che ne soffrono, e di conseguenza sulle loro famiglie. Problematiche che oggi, nel contesto stravolto dalla pandemia, diventano assillanti.

Mai come ora, quindi, interrogarsi sui bisogni dei malati rari e sulle prospettive di inclusione e accoglienza. Un esempio dell’impegno di Sanofi in questa direzione è il supporto a Più unici che rari, una moderna campagna educativa dedicata a ragazze e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, ideata da Librì Progetti Educativi per raccontare il valore dell’unicità di ciascuna persona e promuovere l’importanza dell’accoglienza e dell’inclusione nell’ambiente scolastico, partendo da quelle difficoltà e barriere che possono nascere in presenza di malattie rare e non solo.

Alessandro Malpelo

QN Quotidiano Nazionale

salute benessere