L’influenza non ha tempo da perdere

Arriva in anticipo rispetto al previsto. L’influenza, ceppo A/H3, ha colpito un’anziana ricoverata al Policlinico Sant’Orsola di Bologna. L’epidemia vera e propria arriverà a gennaio, ma le prime avvisaglie sono già qui. Mentre sta per partire la grande campagna di vaccinazioni per le persone sopra i 65 anni e per tutta la popolazione a rischio, […]

Arriva in anticipo rispetto al previsto. L’influenza, ceppo A/H3, ha colpito un’anziana ricoverata al Policlinico Sant’Orsola di Bologna. L’epidemia vera e propria arriverà a gennaio, ma le prime avvisaglie sono già qui. Mentre sta per partire la grande campagna di vaccinazioni per le persone sopra i 65 anni e per tutta la popolazione a rischio, che andrà avanti fino a fine dicembre, è uscita sulla Gazzetta Ufficiale la lista dei vaccini ammessi nelle farmacie secondo i parametri dell’Aifa. È stato dato semaforo verde alla distribuzione delle dosi di Intanza (Sanofi Pasteur), Optaflu (Novartis) e Fluenz Tetra (Medimmune).

La protezione dal virus dell’influenza si ottiene con una iniezione indolore, è raccomandata e offerta gratuitamente alle persone ultrasessantacinquenni e anche alle donne in stato interessante, ai portatori di patologie croniche come asma e ai lavoratori dei servizi di pubblica utilità, ma il medico può prescriverla anche a chi non rientra nelle fascie in cui è concessa per decreto, se ne ravvisa l’utilità. La copertura inizia dopo 15 giorni dalla somministrazione. Ricordiamo poi che, in autunno, le indisposizioni sono spesso causate da microorganismi di varia natura, che non sono parenti stretti del virus dell’influenza.

«Sempre bene vaccinarsi per tempo – spiega Tiziana Lazzarotto, virologa a Bologna, membro del direttivo dell’Associazione microbiologi clinici italiani (Amcli) – ma non dimentichiamo che nei mesi freddi non c’è solo l’influenza, ma è possibile contrarre anche altri virus, che sono i responsabili di oltre il 30% delle forme morbose, soprattutto tra i bambini». Anche Farmindustria, attraverso il presidente Massimo Scaccabarozzi, raccomanda la prevenzione: «Il paradosso è che la ricerca fa passi enormi eppure si muore ancora perché non si è fatto il vaccino. Ci allarmiamo quando abbiamo un caso di Ebola nel nostro Paese e dimentichiamo che l’influenza provoca qui ogni anno circa ottomila decessi evitabili con un semplice gesto ».

Alessandro Malpelo

Pubblicato su QN Quotidiano Nazionale del 10 ottobre 2015

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