Economia sanitaria, un italiano su due considera la salute una priorità assoluta

Una volta superata l’emergenza pandemia avremo imparato la lezione? La sostenibilità del sistema socio-assistenziale è ancora considerata un passaggio fondamentale dell’agenda politica? L’opinione pubblica ha sviluppato indubbiamente una sensibilità speciale sui temi della sicurezza e del benessere della collettività, un italiano su due considera la sanità prioritaria, davanti a lavoro ed energia.   Ricerca e […]

Una volta superata l’emergenza pandemia avremo imparato la lezione? La sostenibilità del sistema socio-assistenziale è ancora considerata un passaggio fondamentale dell’agenda politica? L’opinione pubblica ha sviluppato indubbiamente una sensibilità speciale sui temi della sicurezza e del benessere della collettività, un italiano su due considera la sanità prioritaria, davanti a lavoro ed energia.

 

Ricerca e sviluppo

L’innovazione nell’industria farmaceutica (grazie alla ricerca sul cancro, sul diabete, le malattie rare, genetiche e neurodegenerative, infettive e autoimmuni)  sono un volano dello sviluppo economico dell’Italia, ma quale ruolo viene riconosciuto all’iniziativa imprenditoriale e agli investimenti nel comparto salute? Questi e altri punti cruciali sono stati affrontati in occasione della quinta edizione dell’Inventing for Life Health Summit, organizzato da MSD Italia per esplorare gli argomenti chiave delle politiche sanitarie in Italia, grazie alla partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, decisori, presenti i vertici dell’Istituto Superiore di Sanità e Farmindustria.

 

Valori

«Un solo virus – ha esordito Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato MSD Italia – è stato in grado di mettere in ginocchio le economie mondiali; se oggi viviamo una fase di nuova normalità è anche grazie allo straordinario impegno della ricerca e sviluppo delle aziende farmaceutiche, unitamente a virtuose partnership pubblico-privato per una governance della salute sempre più flessibile, inclusiva e sostenibile. Un impegno che richiede un ecosistema di regole certe, che guardi con alla generazione di valore, invece di relegarlo a una voce della spesa corrente».

 

La copertura mediatica dedicata ai temi sanitari è passata dall’80% dei primi mesi del 2020 (dati Agcom) a una quota residuale ai giorni nostri. Una percezione che sembra confermata dai dati Ipsos: il 55% dei cittadini intervistati ha indicato salute e sanità come prioritari nell’agenda governativa.