Il professor Zanetti: quell’antico legame tra Velasco, Cus Bologna e Alma Mater Studiorum

Julio Velasco premiato con il Sigillum Magnum nel suggestivo scenario di Santa Lucia. Il rettore, Francesco Ubertini, a conclusione della cerimonia, ha voluto concedere la passerella ai campioni del Cus Bologna che, in questa stagione, hanno scritto pagine mai viste di storie e di successi. Titolo europeo nel basket maschile (terzo successo consecutivo), bis nel […]

Julio Velasco premiato con il Sigillum Magnum nel suggestivo scenario di Santa Lucia. Il rettore, Francesco Ubertini, a conclusione della cerimonia, ha voluto concedere la passerella ai campioni del Cus Bologna che, in questa stagione, hanno scritto pagine mai viste di storie e di successi. Titolo europeo nel basket maschile (terzo successo consecutivo), bis nel volley femminile (la prima volta), clamorosa doppietta nell’ultimate frisbee (la prima volta per i ragazzi, la seconda per le fanciulle) e il bronzo alle Universiadi, nella sciabola, di Matteo Neri.

Nella giornata di Velasco – mille spunti di riflessione, mai banale, sempre “vincente” – si scopre, scavando a fondo, che c’è un filo sottile che congiunge l’allenatore argentino e il braccio sportivo dell’Alma Mater Studiorum. Un filo, più recente, lo ha portato alla luce, proprio Velasco, rendendo omaggio allo scomparso Roberto Lobietti. Roberto per primo portò Velasco nell’ambito dell’Università di Bologna, per insegnare. Lobietti, i meno giovani lo ricorderanno, guidò le rappresentative di pallavolo del Cus Bologna in occasione dei campionati nazionali universitari.

Ma il filo sottile che vogliamo riportare alla luce è più datato, ci porta indietro di 34 anni, all’ultima volta che una squadra di Bologna, la Zinella, vinse lo scudetto nel volley. Nella bella di Reggio Emilia, i gialloneri, piegarono proprio Modena.

E Modena, che era abituata a vincere, voltò pagina, affidando la panchina, proprio al divo Julio. Cosa c’entra il Cus Bologna? Sulla panchina di quella Zinella c’era il professor Nerio Zanetti, maestro di vita e di fondamentali.

Ma prima di approdare sulla panchina giallonera, proprio Nerio – alcune testimonianze e ricordi di Paolo Penazzi si trovano nel volume Lacrime Sudore Scudetti I primi settant’anni della famiglia Cus Bologna, Damiani Editore – aveva costruito la sua carriera leggendaria prendendo una squadra dalla serie D e portandola fino alla A2.

Quella “squadretta” (etichetta necessaria per spiegare che all’inizio nessuno pensava a una cavalcata così entusiasmante) era proprio il Cus Bologna del professor Giovanni Minghini.

E, di fatto, convocando e premiando Julio Velasco con il Sigillum Magnum di ateneo (che potrebbe anche essere un piacevole precedente per avvicinare sempre di più lo sport all’Università più antica al mondo) insieme con i ragazzi del Cus Bologna, il rettore, Francesco Ubertini, ha chiuso un cerchio.

Applausi. Quelli che sono stati scroscianti nell’Aula Magna di Santa Lucia.