Baseball: finali 2021, infortuni e programmazione. La “lezione” dal 2020

Premessa, quest’anno, causa Covid, non si poteva fare diversamente. O meglio, l’unica alternativa possibile, sarebbe stato rinunciare in partenza campionato, perché le difficoltà – non ultime quelle economiche, la crisi c’è per tutti, anche per chi sponsorizza ed è abituato a sovvenzionare lo sport – erano troppe. Perché la montagna da scalare pareva troppo impervia […]

Premessa, quest’anno, causa Covid, non si poteva fare diversamente. O meglio, l’unica alternativa possibile, sarebbe stato rinunciare in partenza campionato, perché le difficoltà – non ultime quelle economiche, la crisi c’è per tutti, anche per chi sponsorizza ed è abituato a sovvenzionare lo sport – erano troppe. Perché la montagna da scalare pareva troppo impervia per cominciare.

Premesso questo – era troppo importante riaprire i diamanti -, la stagione 2020 del batti e corri deve comunque lasciare in eredità non solo lo spettacolo offerto da UnipolSai Fortitudo Bologna e San Marino, ma anche qualche spunto di riflessione per il futuro.

E quello che hanno mostrato queste finali, che avrebbero dovuto chiudersi prima, se Giove Pluvio non si fosse messo di traverso, è che la fine di settembre, con l’inizio dell’autunno e le giornate umide non è il massimo per il baseball.

Lo dimostra, credo, il tributo di infortuni che le due squadre hanno pagato alla sorte. In gara-tre, dopo un inning, s’è arreso il tedesco Markus Solbach, mister K, dominatore assoluto del primo confronto e, non a caso, uscito dal Gianni Falchi tra gli applausi convinti del pubblico Fortitudo. Nello stesso match, s’è fermato, sempre per San Marino, Ricardo Hernandez.

In momenti diversi (forse migliori, chissà?) stop anche per due pitcher Fortitudo. Claudio Scotti che si blocca per un dolore alla schiena, dopo due inning, in gara-sei.

Murilo Gouvea-Brolo che, per un problema al gomito, è costretto a uscire dal campo nella decisiva gara-sette dopo soli due inning. Lui, che in gara-quattro, aveva effettuato ben 103 lanci. Che dire, poi, di Lorenzo Dobboletta? Doppio spettacolare in gara-cinque, per la rimonta Fortitudo, ma anche uno strappo che lo manda direttamente in infermeria.

L’elenco degli infortunati-acciaccati è lungo. E se Alex Russo è rimasto fermo perché colpito da una rimbalzante (in questo caso il tempo e la situazione meteo sono ininfluenti), lo stesso non si può dire per Simone Albanese, che San Marino non ha mai avuto nella serie finale (anche se Giulio Monello, nel ruolo di catcher, lo ha sostituito più che degnamente) e per Mattia Reginato, costretto al ruolo di designato perché, in difesa, non avrebbe potuto dare una mano.

Tanti infortuni. Ripetiamo: quest’anno non c’erano alternative di date, causa Covid, se non il nulla assoluto. Per il futuro, per salvaguardare l’incolumità dei giocatori, meglio concentrare le finali a fine agosto. Quando il sole e il clima caldo sono più adatti ai muscoli di giocatori e atleti che devo effettuare sforzi concentrati.