Il caos Pd visto dalla mia parrucchiera

Sondaggisti e analisti confermano: la ‘santa alleanza’ degli elettori del Movimento 5 Stelle – centrodestra c’è stata.  Certo, dipende dai casi. Certo, è più facile che un leghista voti un grillino che viceversa. Ma il risultato è che – come dice Noto, direttore di Ipr Marketing – due elettori su tre sono contro Matteo Renzi. […]

Sondaggisti e analisti confermano: la ‘santa alleanza’ degli elettori del Movimento 5 Stellecentrodestra c’è stata.  Certo, dipende dai casi. Certo, è più facile che un leghista voti un grillino che viceversa. Ma il risultato è che – come dice Noto, direttore di Ipr Marketing – due elettori su tre sono contro Matteo Renzi. E lui che cosa fa? Pensa di cambiare la segreteria, ad esempio. Mmmmmh, ideona. Perché, si sa, l’elettore tipo pensa a chi c’è nella segreteria dem prima di scegliere un candidato piuttosto di un altro. In realtà, credo che l’elettore che prima votava Pd (o qualcosa che assomigliava alla sinistra) abbia bisogno di altre risposte. Concrete. Che si possono ‘toccare’. La mia parrucchiera, stamane, nell’analizzare la sfida Virginio MerolaLucia Borgonzoni ha usato tante volte le parole sicurezza, cambiamento, paura. Come a dire: Merola è l’establishment, perché non scommettere su qualcun altro? Le ho detto che, in verità, il Pd – a Bologna – ha tenuto (benché al secondo turno). E che la paura è soltanto un riflesso delle proprie insicurezze, molte volte evocata  a fini elettorali. Mi ha lisciato i capelli e mi ha detto: piastra o lasciamo così? Lasciamo così. Non vorrei che la piastra peggiorasse la situazione…

Rosalba Carbutti

Twitter@rosalbacarbutti

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