Washington, 23 aprile 2018 - Non c'è due senza tre, e lo può dire certamente Dylan McWilliams, un 20enne del Colorado: è sopravvissuto a un attacco di uno squalo, dopo aver evitato l'aggressione mortale di un orso e il morso velenoso di un serpente a sonagli. Giovedì scorso il giovane si godeva una giornata di surf nelle acque del Pacifico di fronte alle Hawaii quando ha sentito qualcosa alla gamba: ha guardato verso il basso e ha visto un squalo sotto di sè. "Ho iniziato a prenderlo a calci: so di averlo colpito almeno una volta, e ho nuotato fino a riva il più velocemente possibile".
Preoccupato dalla scia di sangue che lasciava, quella è stata la parte più difficile, ha raccontato più tardi: "Non sapevo se avevo perso metà gamba o cosa". E invece ha solo riportato un taglio profondo al polpaccio. Gli è andata bene, dunque, esattamente come 9 mesi prima. Appassionato di vita all'aria aperta, il giovane è da qualche anno in giro per Canada e Stati Uniti e si mantiene con lavoretti di fortuna. A luglio teneva un corso di sopravvivenza per bambini in Colorado e dormiva in una tenda all'aria aperta quando si è svegliato con la testa tra le fauci di un orso. Se l'è cavata con nove punti sul collo. Tre anni prima, aveva già sfiorato la morte quando un serpente a sonagli lo aveva morso mentre faceva escursioni a Moab, nello Utah: per fortuna, è stato un "morso secco", il che significa che il veleno era sufficiente solo a farlo ammalare per un paio di giorni. "I miei genitori sono grati che sia ancora vivo". Difficile dire se il ragazzo sia più sfortunato o fortunato nella sfortuna. Sicuro, forse, dovrebbe concedersi un periodo di riposo in un posto sicuro.