Lunedì 29 Aprile 2024

Spid: come richiederlo e attivarlo in 4 semplici mosse

L'Identità Digitale può essere richiesta solo da maggiorenni. Serve per accedere al fascicolo sanitario o ai siti dell'amministrazione pubblica

Si può accedere a spid da cellulare, tablet o pc

Si può accedere a spid da cellulare, tablet o pc

Le certificazioni personali, i pagamenti alla pubblica amministrazione, la prenotazione di esami clinici, ma anche l’accesso ai sistemi previdenziali, agli ordini professionali e via dicendo. L’identità elettronica sta diventando quasi più usata di quella reale, soprattutto nell’ottica di risparmiare tempo e guadagnare efficienza in un crescente ambito di aspetti della vita quotidiana. La chiave d’ingresso al mondo accessibile tastiera alla mano si chiama Spid, acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale: grazie a quello le file agli sportelli si dissolvono, sostituite da una manciata di minuti trascorsi davanti allo schermo del computer o del telefono, a qualunque orario del giorno e della notte. Il suo utilizzo si è enormemente diffuso (evidentemente anche per ragioni di forza maggiore) soprattutto durante la fase acuta della pandemia, diventando sempre più familiare anche alla fascia di popolazione generalmente meno avvezza all’utilizzo delle nuove tecnologie. Pure di questi tempi tuttavia è costante il numero di persone che cercano informazioni per attivare la propria identità digitale.

Cosa serve

Per prima cosa lo Spid può essere richiesto soltanto da persone maggiorenni. Nel caso del fascicolo sanitario elettronico per esempio, le sezioni dedicate ai figli vengono abbinate e rese accessibili attraverso il fascicolo di un genitore. Chiunque abbia almeno 18 anni deve essere in possesso di un indirizzo email, di un numero di telefono cellulare, un documento di identità valido (carta di identità, passaporto o patente) e della tessera sanitaria abbinata al codice fiscale.

Scelta del provider

Il servizio è offerto da diversi gestori, tra i quali l’utente può liberamente scegliere. La gamma di opzioni è ampia e comprende per esempio Spid Italia, Poste Italiane, Aruba, Tim Id, Lepida, Infocert, Intesa Id, Namiral Id, Teamsystem Id e Sielte Id.

Livelli di sicurezza

Ogni provider offre uno specifico livello di sicurezza agli utenti. Ne sono previsti tre. Il più basso permette l’accesso con nome utente e password, il secondo oltre alle credenziali del livello uno, aggiunge la generazione di un codice temporaneo di accesso (otp) o l’utilizzo di un’app fruibile da smartphone o tablet che per esempio inquadrando un qr code permette un più rapido accesso. Il terzo livello infine aggiunge l’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza e di eventuali dispositivi fisici (smart card) erogati dal gestore dell’identità.

Riconoscimento

A questo punto per procedere alla validazione della procedura, è necessario effettuare il riconoscimento, che permette di abbinare senza rischi di truffe o sottrazioni di identità, la persona fisica a quella digitale che da quel momento in avanti potrà identificarsi tramite Spid. Tale operazione può essere svolta in diversi modi, gratuiti o a pagamento (dunque è meglio informarsi su eventuali costi prima di procedere all’attivazione). Resta comune sempre valida l’alternativa di recarsi negli uffici di una delle pubbliche amministrazioni (i Comuni, prima di tutto) che possono assolvere gratuitamente a questo prerequisito. A tal riguardo, visto l’alto numero di richieste che stanno arrivando in questi mesi, molti enti stanno offrendo un sempre più ampio ventaglio di luoghi dove poter procedere all’identificazione (dalle sedi di quartieri a strutture private, per esempio), con l’intento di semplificare il più possibile le procedure a vantaggio degli utenti.

Italiani all’estero

Per chi risiede fuori dall’Italia, è necessario ottemperare alle procedure affidandosi a un provider che certifichi di essere in grado di fornire tale servizio anche nei confronti di chi non si trova fisicamente in Italia. Per evitare incomprensioni è necessario andare alla ricerca del bollino ‘Eu’ oppure ‘mondo’.

Cittadini stranieri in Italia

Per quanto riguarda i cittadini stranieri presenti in Italia invece, il permesso di soggiorno non è un documento valido per l’ottenimento dello Spid. Può però essere utilizzato per richiedere la carta di identità e poi, con quella, lo Spid.